Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” ha parlato delle infrastrutture e nello specifico del tanto chiacchierato Ponte sullo Stretto di Messina.
“Infrastrutture? Sono stanziati circa 120 miliardi. Naturalmente in diversi anni. Ci sono coperture per i vari livelli di avanzamento delle opere. Ponte sullo Stretto? Non dobbiamo dividerci perché la questione si porrà quando avremo completato sia le infrastrutture per arrivare al ponte, che quelle in Sicilia. Di fronte a una rete adeguata avremo il problema dell’ultimo miglio. Approvo la costruzione del ponte? Sono favorevole a tutto ciò che ha una razionalità economica, che risponde all’interesse generale e fa bene al Paese. Quindi ragionare oggi del Ponte dello Stretto è una fuga in avanti. Domani, di fronte a infrastrutture realizzate, ragionarci diventa una necessità. Superare il Codice degli appalti per velocizzare le infrastrutture? Non abbiamo tempo per superarlo. Servono norme sui bandi di gara, anche su base temporanea e per la durata dell’emergenza, per far partire gli appalti questa estate”.