Le ricerche del giovane di 17 anni vittima di rapimento a Vittoria, provincia di Ragusa, continuano senza sosta. Il territorio è stato interessato da un’operazione di ricerca notturna nella zona di contrada Forcone, con elicotteri dei Carabinieri e pattuglie di polizia locale che operano sotto la coordinazione della Procura di Ragusa, specializzata in casi di sequestro di persona.
Il ragazzo, studente del quarto anno del liceo scientifico “Giuseppe Mazzini” di Vittoria, è stato portato via da due persone mascherate mentre si trovava davanti casa sua con amici. Secondo le prime ricostruzioni, due auto, una Fiat Panda bianca e una nera, si sono avvicinate al gruppo di ragazzi che stazionava nella zona di via Giuseppe Fava e via Giovanni Giangreco, nel centro abitato di Vittoria. Dall’auto nera sono scesi due uomini incappucciati, armati di pistola, che hanno gridato il cognome del ragazzo, lo hanno preso e incappucciato, minacciando gli altri della comitiva e dicendo: “Vogliamo solo lui”.
Hanno poi gettato a terra il cellulare del diciassettenne, per impedire il tracciamento del rapimento e sono fuggiti in direzione della ex strada statale 115, che porta a Gela, Comiso e Catania, nella zona sud-orientale della Sicilia. Gli inquirenti stanno lavorando sulle immagini delle telecamere di sorveglianza che si trovano nella zona e che avrebbero ripreso le auto in transito, con l’obiettivo di identificare i rapitori e scoprire il luogo dove il ragazzo è stato portato. Il luogo del rapimento si trova nei pressi di un grosso centro revisioni e officina meccanica che a quell’ora però era chiuso.
Sono stati sentiti i ragazzi che ieri sera erano in compagnia del diciassettenne, al fine di raccogliere informazioni utili per le indagini. Il padre del ragazzo rapito è titolare di un’azienda attiva nel settore del confezionamento e della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e agricoli, con sede a Vittoria. Le indagini stanno esplorando ogni ambito legato alla famiglia, compresi gli aspetti relativi alla sua attività imprenditoriale, per capire se il rapimento sia stato commesso a scopo di estorsione o per altri motivi. Contestualmente sono state adottate le misure di sicurezza e di tutela previste nei casi di sequestro di persona, compreso il blocco cautelativo dei beni, per garantire la sicurezza del rapito e della sua famiglia.