È intervenuto ai nostri microfoni l’assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà che si è soffermato sul grave impatto dell’emergenza Covid-19 su musei e parchi archeologici. Il componente del governo regionale inoltre ha annunciato che, nel corso di queste chiusure dovute al DPCM, verranno apportate delle migliorie alle attività e saranno previsti dei ristori. Ecco le parole di Samonà:
“Per quanto riguarda il bilancio dei primi sei mesi di lavoro come assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, posso affermare che i beni culturali hanno messo il pieno nel motore. Da sei mesi ormai abbiamo impiegato molto tempo per riaprire musei e parchi archeologici, chiusi per via dell’emergenza Covid-19. Ora i DPCM impediscono l’apertura dei siti, ma ne stiamo approfittando per lavori di riqualificazione e anche per avviare nuovi scavi per ritrovare reperti del nostro patrimonio culturale. Abbiamo anche sottoscritto diversi accordi con tante università italiane e straniere (oltre che siciliane) per riprendere gli scavi archeologici. È importantissimo anche il valore che stiamo dando al mare, inteso come luogo che custodisce il nostro patrimonio archeologico sommerso, grazie alla collaborazione con la sovraintendenza del mare e con le Forze dell’Ordine. Posso dire che attorno ai beni culturali c’è un nuovo entusiasmo e nuova linfa alla cultura in Sicilia e questo va insieme al tema dell’identità siciliana. Abbiamo dedicato intere rassegne sulla lingua siciliana, finanziando progetti. Abbiamo in mente di pubblicare un volume con i testi di Franco Scaldati, abbiamo valorizzato l’opera di Rosa Balistreri e finanziato il premio Pino Caruso. La tradizione e l’identità siciliana, insieme ai beni culturali, diventano tanti tasselli di un grande progetto”.
CORONAVIRUS E CULTURA
“Per quanto riguarda il Covid-19 posso dire che l’impatto è stato forte, ci sono stati meno ingressi nei nostri parchi e musei, oltre ai mesi di chiusura forzata imposta dal governo Conte. Posso dire che il tutto non è passato inosservato, infatti abbiamo previsto dei ristori per tutte le attività legate ai beni culturali penalizzate dalle chiusure, con risorse importanti per alleviare l’impatto negativo delle chiusure e con il migliore sbigliettamento. Tutto ciò lo abbiamo fatto per evitare una crisi dei nostri musei regionali e dei nostri parchi archeologici. Il Covid non lo possiamo sottovalutare e ci siamo attrezzati in questi mesi per migliorare la fruizione nei musei. Inoltre abbiamo fatto in modo di trasmettere in streaming delle iniziative culturali”.