Appalti per “amici” a Santa Caterina Villarmosa (CL): scatta l’operazione “Cerbero”. Un’associazione per delinquere avrebbe gestito appalti “sotto soglia”, per circa 7,5 milioni di euro, con affidamento diretto a imprenditori compiacenti. Finanzieri e Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 16 soggetti (amministratori locali, dirigenti pubblici, imprenditori e professionisti) indagati, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere, concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti, falso ideologico e abuso di ufficio.
Le indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Caltanissetta, sono scaturite dall’inchiesta “Pandora” riguardo le infiltrazioni mafiose nel comune di San Cataldo. Nel 2019 sono state attuate una serie di perquisizioni che interessavano gli uffici comunali e le abitazioni dei coinvolti. L’analisi della documentazione posta sotto sequestro a quel tempo ha fatto emergere intrecci affaristici illeciti tra professionisti, imprese e amministratori del comune in questione. Gli inquirenti portano alla luce un vero e proprio “sistema concussivo-corruttivo”. Al vertice vi era il primo cittadino Antonino Fiaccato insieme a persone fidate: il vicesindaco Agatino Macaluso, l’assessore Giuseppe Natale e Calogero Rizza, interfaccia tra la componente politica e gli imprenditori.
Domiciliari per il sindaco, Antonino Fiaccato, il suo vice, Agatino Macaluso, e l’assessore della sua giunta, Giuseppe Natale. Divieto di dimora nel comune di Santa Caterina Villarmosa nei confronti di Calogero Rizza. Disposta la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per i pubblici funzionari Clara Lacagnina, Salvatore Di Martino e Gino Giuseppe Di Martino. Misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriale o di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche per gli imprenditori Pasqualino Giambra, Luigi Cannella, Giuseppe Cannavò e Giuseppe Carsidona. Misura dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per gli imprenditori Salvatore Pignato, Daniela Seminatore e Alfonso Carvotta. Per i liberi professionisti Salvatore Grasso e Guglielmo Messina disposta la sospensione dall’esercizio della professione. .