Nell’isola di Lampedusa, riprendono gli sbarchi con un’amara svolta: tre migranti, di nazionalità sudanese, gambiana e nigeriana, sono stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di essere coinvolti in un tragico episodio di morte causato da un altro delitto.
Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento, dal Servizio Centrale Operativo e dalla S.I.S.C.O. di Palermo, insieme alla Procura della Repubblica di Agrigento, i tre individui avrebbero facilitato lo sbarco di 124 cittadini extracomunitari provenienti dalla Libia lo scorso 29 dicembre. Le accuse si estendono anche all’uso di un’imbarcazione non adatta al trasporto di un così elevato numero di persone. Le condizioni precarie della barca utilizzata per la traversata sarebbero persino la causa della morte di uno degli immigrati.
Le accuse ufficiali includono il mettere a rischio la vita delle persone e causare la morte di un migrante, oltre al sospetto di agire per motivi esclusivamente economici.
Inoltre, nella stessa cornice di questa complessa situazione, si registrano due nuovi sbarchi sull’isola di Lampedusa nelle ultime ore. Ieri sera, ben 102 migranti provenienti da Bangladesh, Egitto e Pakistan sono giunti su due imbarcazioni di 12 metri, partite dalla Libia nonostante le avverse condizioni del mare. Entrambi i gruppi sono stati successivamente condotti all’hotspot di contrada Imbriacola.
