Gli operai agricoli censiti in Sicilia sono 145mila e almeno 70mila in nero. Oltre il 30% dei regolari non raggiunge i contributi neanche per 51 giornate annue. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno indetto, nella giornata odierna in tutta Italia, il “Cplday” per un tavolo delle trattative con le organizzazioni imprenditoriali. “Occorre sottolineare centralità e valore della contrattazione provinciale agricola per dare risposte a tutti i lavoratori agricoli – affermano i segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia, Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino -. Questione salariale? Non può essere considerata solo come un elemento di costo. E, invece, uno strumento che concorre all’incremento del reddito e, quindi, risulta indispensabile per invertire il calo dei consumi, contribuire al rilancio del mercato interno, aiutare la crescita del Paese. Serve dare vita a un unico organismo bilaterale per ciascun territorio provinciale in cui unificare le funzioni attualmente distribuite nei diversi organismi e a cui attribuire anche nuovi compiti, valorizzando sempre più il ruolo della bilateralità. Cia, Coldiretti e Confagricoltura avviino immediatamente la contrattazione con i sindacati per varare i rinnovi contrattuali. Vanno garantiti i diritti di una categoria che opera in un settore fondamentale per la Sicilia e per l’Italia e che durante l’emergenza pandemica ha ancora una volta dimostrato di essere indispensabile”.
L’iniziativa è dedicata alla memoria di Adnan Siddique e di tutte le vittime di caporalato. Fai, Flai e Uila chiedono da tempo alla Regione Siciliana l’approvazione di una normativa contro lo sfruttamento criminale sul lavoro.