Dieci milioni di euro sono stati destinati ai lavori di ricerca archeologica, restauro, riqualificazione e valorizzazione di beni culturali in Sicilia. L’iniziativa del governo isolano, finanziata con risorse del Fesr 2014-2020, coinvolge le provincie di Palermo, Ragusa e Siracusa. Gli interventi programmati interesseranno monumenti importanti, alcuni dei quali inseriti nell’itinerario Unesco “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”.
Il commento del governatore siciliano, Nello Musumeci. “L’azione di valorizzazione del nostro immenso patrimonio artistico non si ferma neppure in questo momento di emergenza sanitaria – spiega -. La ricostruzione dell’attività economica, produttiva e sociale della nostra isola passa anche attraverso un’offerta turistico-culturale di alto livello, qual è appunto quella che può offrire una piena fruizione dei nostri siti archeologici, dei Parchi e dei musei. Per questo ci concentreremo subito sulla realizzazione di una serie di progetti in grado di rilanciare alcuni siti che custodiscono veri e propri tesori d’arte” conclude.
A tal proposito interviene anche l’assessore ai Beni culturali regionale, Alberto Samonà.
“Il governo regionale valorizza e riqualifica, con alcuni interventi mirati, veri e propri scrigni della memoria fra Palermo, Monreale, Cefalù, Scicli e Palazzolo Acreide – annuncia -. I siti della cultura sono al centro dell’azione di questo governo, non soltanto per consentire a tutti di poterne fruire in piena sicurezza, ma soprattutto perché questi sono testimonianze preziose, uniche, dell’essenza stessa della nostra terra, che si nutre di storia millenaria che diventa visione nel presente e scommessa per ripensare il futuro della Sicilia: puntare sulla nostra identità profonda – chiosa – è il nostro più grande sogno”.