“Riteniamo inammissibili toni e parole usate nei giorni scorsi contro la Commissione antimafia regionale e contro il presidente Fava, provenienti da più ambiti, e spiace anche da qualche membro della Commissione antimafia nazionale”. Commentano così il caso Antoci i componenti della Commissione regionale antimafia Giorgio Assenza (Diventerà bellissima), Rossana Cannata (Fratelli d’Italia), Nicola D’Agostino (Italia viva), Francesco De Domenico (Partito Democratico), Antonino De Luca (5 Stelle), Gaetano Galvagno (Fratelli d’Italia), Luisa Lantieri (Ora Sicilia), Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Carmelo Pullara ( Popolari e Autonomisti), Roberta Schillaci (5 Stelle), Giuseppe Zitelli (Diventerà Bellissima).
“Il lavoro svolto in questi due anni e mezzo – dicono – è stato sempre improntato alla collegialità e alla condivisione dei percorsi e degli obiettivi. Le sedute si sono sempre svolte nella massima serenità e con spirito di fiducia reciproca: nei confronti del presidente e fra i colleghi che ne fanno parte. Stesso discorso vale per i preziosi consulenti che, a titolo totalmente gratuito, ci hanno fatto l’onore di poter usufruire delle loro competenze, peraltro anche di elevatissimo tenore morale, professionale e giuridico. Rivendichiamo la puntualità e la tensione civile del nostro lavoro nell’approvazione all’unanimità delle relazioni sul depistaggio Borsellino, sul sistema Montante, sull’attentato al dottor Antoci, sul Ciclo dei rifiuti in Sicilia, e questo senza voler considerare le ordinarie azioni di vigilanza e controllo. In commissione sono rappresentati tutti i gruppi politici e mai le contrapposizioni, legittime, della politica hanno potuto condizionare le scelte della nostra Commissione che ha sempre lavorato senza preconcetti alcuni e senza seguire altri obiettivi che non fossero la ricerca della verità. Garbo, correttezza, coraggio e determinazione hanno caratterizzato lo stile del presidente Fava e di tutti i componenti. Questo equilibrio non abbiamo, purtroppo, riscontrato in questi giorni, caratterizzati da accesi e partigiani toni che non fanno mai bene alle istituzioni. Continueremo su questa strada già tracciata e che ha prodotto ottimi risultati, ribadendo stima e fiducia a Claudio Fava, certi che il nostro lavoro, mai preconcetto, sarà utile oggi e domani alla ricerca della verità – chiosano -. L’unico fine del nostro lavoro”.