Il dirigente generale della pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, Mario La Rocca, finisce al centro delle polemiche a causa di alcuni audio, emersi nelle scorse ore e divenuti di dominio pubblico, indirizzati ai manager della sanità alla vigilia del nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte sulla divisione delle regioni in zone rosse, arancioni o gialle. Sull’Ansa si leggono le dichiarazioni sul caso proprio da parte di La Rocca.
“Mentre ero a casa per il Covid-19 – spiega – ho notato che alcuni manager di ospedali da tre settimane non facevano nulla, eppure avrebbero dovuto applicare il piano della regione per l’attivazione di posti letto per i pazienti malati di Coronavirus. Il 4 novembre ho mandato quegli audio nella chat, due giorni dopo, avendo il tampone negativo, ho fatto il giro di alcuni ospedali a Palermo, ho trovato 100 posti in un giorno. Ero incavolato: dicevo ai manager di ospedali e Asp che dovevano applicare il piano della regione destinando posti letto ai malati Covid ma non lo facevano, non avevano gli attributi per imporsi su alcuni medici: perché la verità è che ci sono medici che si stanno sacrificando dando l’anima in questa emergenza e ci sono quelli che invece non vogliono occuparsi di questi malati per potere continuare a gestire pazienti in intramoenia. Quegli audio erano uno stimolo ad accelerare l’attivazione di nuovi posti per i pazienti Covid. Percepivo da parte di alcuni manager la scarsa consapevolezza da un lato per l’aumento dei contagi e dall’altro per la crisi economica generale e dunque la necessità di accelerare. Mi sono reso conto che c’era anche l’incapacità da parte di alcuni a imporsi all’interno delle proprie aziende ospedaliere anche a costo di dispiacere quei medici che non volevano trasformare i propri reparti da ordinari a Covid”.
Fonte foto: pagina Facebook Regione Siciliana