Sicilia, Denise Pipitone non è Olesya Rostova: le ultime notizie

Dopo giorni di attesa, sembra adesso volgere al termine una storia che aveva riacceso le speranze di parenti e amici di Denise Pipitone, sparita nell’ormai lontano 2004. La famiglia della piccola il primo giorno del mese di settembre di quell’anno funesto non trovo più la propria bambina di poco meno di 4 anni. Denise scomparve a Mazara del Vallo, nel trapanese, mentre si trovava nelle vicinanze dell’abitazione della nonna materna. Nelle scorse giornate la vicenda che sconvolse la Sicilia, l’Italia e l’intero globo si è intrecciata la storia di Olesya Rostova, una ragazza di 20 anni che ha raccontato alla televisione russa di essere stata rapita da piccola e di essere adesso intenzionata a ritrovare i suoi genitori naturali. In poco tempo le immagini della giovane hanno fatto il giro del mondo arrivando sino in terra sicula. L’impressionante somiglianza tra Piera Maggio, madre di Denise, e la ragazza russa ha tenuto col fiato sospeso migliaia di persone, che hanno ipotizzato un legame tra le due sperando in un tanto atteso lieto fine. La mamma, grazie al suo avvocato Giacomo Frazzitta, ha richiesto accertamenti per scoprire se quella giovane era proprio la sua Denise. Piera Maggio, però, con grande forza d’animo ha ammesso di rimanere coi piedi per terra e di aspettare notizie concrete. Le ultime news sul gruppo sanguigno della russa escluderebbero ogni dubbio: la 20enne non sarebbe figlia della donna siciliana. Il legale della donna è intervenuto all’ANSA relativamente a quanto accaduto.

“Preservando la privacy sul gruppo sanguigno di Denise e Olesya, durante il programma russo – dice Frazzitta -, è stato rivelato che il gruppo sanguigno di Olesya è diverso da quello di Denise. Abbiamo in ogni caso ritenuto corretto trasmettere nota alla Procura della Repubblica di Marsala che valuterà se procedere a ulteriori accertamenti. Si è preferito accelerare i tempi di verifica seguendo i contatti in via privata con l’avvocato di Olesya poiché una eventuale rogatoria con la Russia avrebbe comportato tempi più lunghi e, invece, si reputava necessario conoscere almeno il dato preliminare del gruppo sanguigno, prima possibile, per poi meglio approfondire la vicenda“.

Non è la prima volta che emergono notizie di un probabile ritrovamento della piccola Denise. Già un mese dopo dalla sua scomparsa, precisamente il 18 ottobre 2004, una guardia giurata, Felice Grieco, vide a Milano una bambina somigliante a Denise, insieme a un gruppo di rom. La scena fu ripresa da una videocamera di sorveglianza. Dalle immagini emerse una fortissima somiglianza con la piccola, ma non solo: si riuscirono altresì a sentire le parole della donna rom mentre la chiamava “Danas”, alla cui richiesta lei rispondeva in italiano “Dove mi porti?”. Ai microfoni di TeleLombardia, Grieco è tornato a parlare della vicenda, dichiarando di “vivere con il rimorso da 17 anni“. “Avrei dovuto agire d’impulso, anche se sarei andato nell’errore ma quel giorno non me la sentii. In questi giorni sul web sono stato attaccato da molte persone per questa cosa. Tutti dicono che avrei dovuto prenderla e portarla via, che io essendo una guardia giurata avrei potuto farlo. Si sbagliano di grosso. Non potevo fare niente“.

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