Risvolti nella tragica vicenda di Trapani che ha visto la morte di un neonato. Arrestata, dopo un lungo interrogatorio, la 17enne che ha gettato dalla finestra della sua abitazione il bimbo appena partorito. La ragazza è accusata di omicidio volontario. La minore si trova ancora ricoverata nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sant’Antonino Abate a seguito di un delicato intervento chirurgico. Sotto valutazione della Polizia anche le posizioni della madre della giovane e della collaboratrice domestica che si trovavano nella dimora quando sono avvenuti i fatti. Entrambe sostengono di non essersi rese conte del parto della ragazza e della soppressione del piccolo.
Gli agenti della Squadra mobile affermano che la studentessa avrebbe fatto ogni cosa da sola anche se ci sarebbero tanti dubbi che dovranno essere risolti. Il neonato è stato rinvenuto per terra dentro un sacchetto con ancora il cordone ombelicale attaccato. Il corpicino aveva evidenti segni di lesioni e il cranio fracassato probabilmente per l’impatto con il suolo. L’autopsia stabilirà cos’è realmente accaduto. Sarà noto, ad esempio, se il neonato era già deceduto prima di essere gettato dalla finestra o se il piccolo abbia perso la vita dopo l’impatto con il terreno.
La 17enne inizialmente ha negato il suo coinvolgimento ma poi ha raccontato la sua versione. La giovane avrebbe riferito che i genitori, il padre appartiene alle Forze dell’Ordine, non sapevano che fosse incinta in quanto di corporatura robusta e con un carattere silenzioso. “Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta perché temevo la loro reazione. Sono disperata” avrebbe detto al procuratore dei Minori, Massimo Russo, e al sostituto, Claudia Caramanna. Il padre del neonato dovrebbe essere anche lui un ragazzino ma attualmente non è ancora noto se fosse a conoscenza della gravidanza della giovane. La Procura dei Tribunale dei Minori e la Procura ordinaria, coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Agnello, stanno conducendo le indagini.
