Sequestrati beni per un valore di oltre un milione di euro nei confronti della moglie e dei figli del boss Mario Rosolino Cascio, deceduto nel 2015 all’età di 62 anni e ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Valledolmo (PA). I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale locale.
Il 62enne è stato indagato nell’ambito dell’operazione Black Cat per associazione a delinquere di stampo mafioso e per reati relativi alla detenzione e porto illegale di armi, crimini aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni di tipo mafioso. I Carabinieri della compagnia di Termini Imerese ai tempi indagarono sull’uomo scoprendo che aveva diretto il clan di Valledolmo con estorsioni, atti intimidatori, danneggiamenti e rifornitura di armi utili all’organizzazione. La Procura ha delegato gli accertamenti patrimoniali agli uomini del Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Dalle indagini degli inquirenti emerge una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati. Il Tribunale dispone quindi il sequestro di due immobili, due aziende, un minimarket, una rivendita di pietre e marmi e disponibilità finanziarie.