È arrivato il sì del Consiglio dei Ministri al Decreto Semplificazioni 2021. Il testo reca numerose misure, volte ad accelerare la realizzazione dei progetti e la stessa cabina di regia del Pnrr. Vediamo, quindi, tutti i dettagli del decreto e le novità rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi.
Decreto Semplificazioni: obiettivo Recovery Fund
Saltano le 350 assunzioni di tecnici che avrebbero dovuto occuparsi della gestione del Pnrr. Viene, invece, confermata l’impostazione che conferisce al governo poteri speciali per portare avanti i progetti del piano italiano per il Recovery Fund.
Il decreto, secondo le intenzioni dell’esecutivo, dimezzerà i tempi per la Via (valutazione impatto ambientale) dei progetti del Pnrr, del Fondone complementare e del Piano nazionale energia e clima. Lo sveltimento delle autorizzazioni sarà garantito da una apposita commissione tecnica per la Via e una soprintendenza speciale per la tutela dei beni culturali e paesaggistici.
Il procedimento sarà ulteriormente accelerato per opere di “particolare complessità o di rilevante impatto”, come ad esempio l’Alta velocità Palermo-Catania-Messina e Salerno Reggio Calabria, il potenziamento del Porto di Trieste o diga di Campo Lattaro in Campania.
Prerequisito fondamentale per le aziende che intenderanno partecipare alle gare assumere una quota, non inferiore al 36%, di donne e giovani minori di 36 anni.
Gare e subappalti
Gli affidamenti senza gara saranno possibili fino al 30 giugno 2023, una proroga assai più limitata di quella al 31 dicembre 2026 ipotizzato nelle prime bozze. La soglia dei subappalti sale dal 40% al 50% (fino al 31 ottobre) nel testo definitivo del Decreto Semplificazioni, che prevede altresì maggiori tutele per i lavoratori. Dal 1 novembre sarà rimosso ogni limite quantitativo ma, “le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite obbligatoriamente a cura dell’aggiudicatario in ragione della loro specificità”.
Superbonus
Il Superbonus 110% viene esteso a case di cura, ospedali, poliambulatori ma anche collegi, ospizi e caserme, ma non agli alberghi. Viene confermata, inoltre, l’esclusione del massimo ribasso. Per velocizzare le tempistiche e le spese propedeutiche all’avvio del lavori edili, inoltre, sarà sufficiente soltanto la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata), che sostituisce l’attestazione di stato legittimo. In questo modo dovrebbero venire meno i 3 mesi di attesa per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni. Il risparmio in termini economici, invece, dovrebbe attestarsi sui 110 milioni.
Digitalizzazione PA
Dal Decreto Semplificazioni arriva anche una ulteriore spinta alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) vigilerà sugli ostacoli all’innovazione ed avrà la facoltà di sanzionare, con multe da 10mila a 100mila euro le amministrazioni. Lo SPID, ovvero l’identità digitale, si potrà ottenere e gestire anche tramite delega, permettendo così agli anziani o chi ha meno dimestichezza con tali strumenti di accedervi in maniera più semplice. Previsto, infine, l’esonero dal bollo di 16 euro e dalle altre spese per coloro i quali scaricheranno certificati digitali (ad esempio stato di famiglia o residenza) dalla piattaforma dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente. Piattaforma alla quale, ormai, hanno aderito quasi tutti i Comuni italiani (oltre 7500 su 7904).