Fase III, Conte: “Nessuna situazione critica, ma il virus non è scomparso. Crisi sia l’occasione per un nuovo inizio”

Conte; Cura Italia

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa, in diretta da Palazzo Chigi, al terminde della giornata che, con la riapertura dei confini regionali, ha dato il via alla Fase III. Di seguito le principali dichiarazioni del premier:

“I dati della curva epidemiologica ci confermano che il sistema di controllo del contagio sta funzionando. Ad un mese dal 4 maggio, dalla riapertura di un gran numero di attività, i numeri sono incoraggianti. Non ci sono situazioni critiche, il numero dei contagi è costantemente in calo in tutte le regioni d’Italia, dalla Lombardia alla Sicilia. Ci meritiamo l’allegria ed il sorriso dopo mesi di sacrifici, però il virus non è scomparso. Il distanziamento sociale e l’uso della mascherina sono ancora fondamentali. Dopo la fase critica dell’emergenza sanitaria, che è adesso alle spalle, dobbiamp affrontare quella dell’emergenza economica. Abbiamo stanziato 80′ miliardi di euro, una cifra pari a quella di tre manovre. Una cosa simile non era mai successa. Ci siamo scusati, e lo facciamo nuovamente, per i ritardi, ma abbiamo un apparato statate che non era pronto a gestire un’emergenza simile. Ci impegniamo a migliorare subito le procedure di erogazione delle misure di sostegno ad aziende e lavoratori colpiti dalla crisi”.

“Questa crisi, prosegue Conte, deve essere un’occasione per un nuovo inizio, per disegnare il paese che vogliamo. Traggo spunto dalle parole del Presidente Mattarella, dobbiamo recuperare lo spirito del 2 giugno. Nei prossimi mesi sarà attuato il Recovery Plan, punteremo alla modernizzazione del paese, favoriremo i pagamenti elettronici, contrasteremo l’economia sommersa, la banda larga dovrà essere disponibile in tutta Italia. Favoriremo la consolidazione delle piccole e medie imprese, il rilancio degli investimenti pubblici e privati. Si dovrà investire nelle infrastrutture e nelle reti viarie. Bisognerà avviare una vigorosa transazione verso l’economia sostenibile, consolidare il diritto allo studio e procedere all’assunzione di nuovi ricercatori. Sarà necessario riformare la giustizia e il fisco. Questi fondi, che saranno messi a disposizione dall’Unione Europea, non saranno un tesoretto a disposizione del governo di turno, ma rapprsentano un’opportunità per tutti gli italiani. Nei prossimi giorni, a Palazzo Chigi, convocherò tutti gli attori del sistema Italia per un grande confronto di idee”. 

“Il governo chiederà di partecipare ai programmi Sure e Bei. Ricorreremo al Mes? Lo valuteremo, in relazione ai reali benefici. Si tratta di un prestito, non di contributi a fondo perduto, quindi dipenderà da quali saranno le condizioni di restituzione. Il ponte sullo stretto di Messina? Sono pronto a valutare, senza pregiudizi, anche questa ipotesi. Ma questo, precisa Conte, va inserito in un contesto di potenziamento di tutte le infrastrutture viarie, perché non è accettabile che vi siano ancora tante tratte ferroviarie a binario unico o che ancora manchino collegamenti rapidi tra la costa tirrenica e quella adriatica”.

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