Saranno espulsi dal MoVimento 5 Stelle i 15 senatori che, ieri, hanno votato contro la fiducia al governo Draghi. Lo ha comunicato Vito Crimi, reggente della compagine pentastellata, tramite una nota sui propri profili social.
Tra gli espulsi figurano esponenti di spicco del MoVimento, come Barbara Lezzi (da tempo critica con la linea politica) e Nicola Morra (presidente della Commisione Antimafia e punto di riferimento per molti attivisti e simpatizzanti grillini). Non saranno espulsi ma riceveranno una sanzione i senatori assenti al momento del voto (Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessì, Vincenzo Garruti, Simona Nocerino, Orietta Vanin). La prospettiva di una corposa scissione, adesso, sembra ancora più concreta, e potrebbe basarsi proprio sui 15 esponenti espulsi.
Di seguito il comunicato di Vito Crimi con l’annuncio del provvedimento:
I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi.
Ieri al Senato il MoVimento 5 Stelle ha votato sì. Non lo ha fatto a cuor leggero, è evidente. Ma lo ha fatto. Lo ha fatto con coerenza, nel rispetto dell’orientamento emerso in seguito all’ultima consultazione, dove la maggioranza dei nostri iscritti si è espressa a favore. E lo ha fatto con coraggio, assumendosi la responsabilità di una scelta che non guarda all’interesse esclusivo del MoVimento o al facile consenso, bensì agli interessi di tutti i cittadini italiani e della nostra comunità nazionale. Quello di chi ha votato sì è un voto unitario, una responsabilità collettiva, non del singolo. I compromessi con sé stessi, con i propri credo, convinzioni e valori, sono quelli più difficili. Riuscire ad affrontarli e sostenerli per il bene di un Paese che sta vivendo il momento più difficile della sua storia recente non è una sconfitta, è un valore aggiunto in termini di etica e dignità.
I 15 senatori che hanno votato no sono venuti meno all’impegno del portavoce del MoVimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l’altro, il voto sul nascente Governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione.
Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del MoVimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo.
Sono consapevole che questa decisione non piacerà a qualcuno, ma se si pretende rispetto per chi la pensa diversamente, lo stesso rispetto si deve a chi mette da parte le proprie posizioni personali e contribuisce al lavoro di un gruppo che non ha altro obiettivo che quello di servire i cittadini e il Paese”.
La prima reazione è quella di Nicola Morra che, attraverso un post su Facebook, afferma: “Apprendo che è stata avviata la procedura di espulsione nei miei confronti. Sono molto scosso da questa decisione, ora voglio riflettere. Mi sento M5S nel sangue”