Il Consiglio del Comune di Palermo respinge, con 20 voti contrari e 19 favorevoli, la mozione di sfiducia al sindaco, Leoluca Orlando. Il confronto è iniziato alle ore 10 di questa mattina e terminato da poco con la conferma del primo cittadino fino al termine della sindacatura nel 2022.
Le parole di Orlando. “Non posso che ringraziare chi ha presentato questa mozione di sfiducia perché ha consentito di fare chiarezza: è stata importante capire chi sta da che parte. Questa maggioranza è una straordinaria unione di minoranze, come l’Unione europea. Nelle opposizioni non c’era una condivisione di visione ma un obiettivo che era un po’ contraddittorio: rimuovere con un atto politico il sindaco per consegnare la città ad un commissario, che non è un politico. Posso dire che sia una posizione disperata? Sono tutto tranne che stanco. Non tiro i remi in barca, sarò comunque io a staccare la spina se un giorno vorrò dimettermi. Se muoio stanotte, muoio felice. Posso dire: Missione compiuta, ma non completata. Dobbiamo fare di tutto perché questa visione possa essere espressa anche con un sindaco diverso da me. Vado avanti, nessuno come me conosce i problemi della città”.
Orlando annuncia la querela nei confronti della consigliera Giulia Argiroffi che nel suo intervento ha discusso di “clientelismo in favore di persone vicine a Lima e Ciancimino” attaccando il segretario generale “per non aver inviato alla Procura della Repubblica il verbale della seduta d’Aula sulle cause di ineleggibilità della consigliera Argiroffi”.