Vincenzo Figuccia, deputato dell’Unione di centro (Udc), all’Assemblea regionale siciliana attacca sul tema migranti il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’arcivescovo del capoluogo siculo, Corrado Lorefice.
“Alla luce delle dichiarazioni bipartisan targate Orlando-Lorefice che sui migranti esorcizzano coloro i quali chiedono trasparenza, ordine, decoro e dignità per i siciliani e per i migranti stessi, propongo una inaudita staffetta Comune-Curia: ad Orlando le insegne di Vescovo ed a Lorefice la fascia tricolore a Palazzo delle Aquile. La finta e ipocrita misericordia esercitata da Orlando come fosse un leader religioso e le dichiarazioni politiche dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ingenerano confusione nei cittadini e nei fedeli creando. Negli uni e negli altri, sentimenti di disaffezione da una Chiesa politicizzata e da una politica qualunquista che ha fatto dell’accoglienza un mero slogan anche quando vengono lesi i diritti più elementari dell’uomo. Chi la pensa diversamente viene etichettato come un demone razzista che va censurato dai pupari delle lobby mondiali, religiose e del no-profit; Il tutto giocando sulla pelle dei palermitani. Scongiurando l’idea di una improbabile staffetta, invito il sindaco e il vescovo di Palermo ad accettare l’impostazione di coloro i quali chiedono maggiore giustizia, verità e trasparenza sui continui trasbordi che avvengono sulle banchine del porto di Palermo. A meno che non ci si abbandoni ad un certo strabismo che vede ignorare la sofferenza di un prossimo, come quello incarnato dai 42 licenziati dell’Opera Pia Ruffini, per darsi alla triste retorica”.