Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, su Facebook risponde in merito alle proteste scaturite dalla nomina del nuovo assessore ai Beni Culturali isolano, un esponente della Lega.
“Alberto Samonà è la sintesi della militanza politica e della preparazione – spiega Musumeci -. Sintesi che serve a portare avanti il programma su cui il presidente della Regione ha ottenuto il consenso dei siciliani. Ho seguito alcune proteste di questi giorni. Mi chiedevo quale fosse il motivo scatenante, sono alle prese con il coronavirus, con la fase 2, mi occupo di cose serie e importanti e ho cercato di capire il perché di questa protesta nei confronti di una forza politica che non è la mia. La Lega nei confronti del Mezzogiorno usava luoghi comuni che non abbiamo mai accettato. Adesso è diventato un partito nazionale, ne prendiamo atto e siamo contenti. Da quando è diventato un partito nazionale, alle Europee ha avuto in Sicilia e Sardegna il 22%, era mia alleata nel 2017. Come può il Pd dire che mentre c’è l’emergenza Musumeci pensa al rimpasto? Al Pd stessero zitti, con Crocetta hanno cambiato più di 50 assessori. Quelli del Pd hanno messo assessori che nemmeno volevano stare al loro posto, penso a Zichichi o a Battiato. Il nostro non è un rimpasto, abbiamo solo completato la giunta nominando il sostituto dell’assessore Tusa un anno dopo la sua tragica scomparsa. I grillini poi con che coraggio possono parlare contro la Lega? Per un anno il M5S ha governato a livello nazionale con la Lega, ha condiviso posti di governo e di sottogoverno. Ora non serve più la Lega? Il dissenso è il sale della democrazia, ma contro di me sono state scritte sui social frasi come ti auguro una morte lenta e dolorosa, farai la fine del topo. Questa non è gente serena, è gente che ha problemi, non si può pensare di attaccare il presidente della Regione con queste frasi minacciose, il dissenso è un’altra cosa – chiosa il governatore siciliano -. Non cambierò idea sulla mia decisione”.