Una svolta significativa si prospetta nella complessa vicenda del contenzioso tra la Regione Siciliana e le Sezioni riunite della Corte dei Conti, che ha fatto ricorso alla Consulta riguardo al disavanzo della regione. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha varato un decreto legislativo che introduce norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione siciliana.
Questo decreto mira all’abrogazione dell’articolo 7 del decreto legislativo 27 dicembre 2019, n.158 e successive modificazioni, focalizzato sull’armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli. L’approvazione di tale decreto potrebbe portare alla chiusura della controversia in corso davanti alla Consulta.
Le Sezioni riunite della Corte dei Conti avevano presentato ricorso alla Corte costituzionale, sospendendo il giudizio di parificazione del rendiconto della Regione per il 2020. Questo ricorso si basava sull’argomento che l’autorizzazione al governo Musumeci per la distribuzione del disavanzo doveva essere sancita da una legge e non da un decreto, proponendo una distribuzione in tre anni, diversamente da quanto stabilito a quel tempo.
La sospensione del giudizio di parificazione per il 2021 era legata al medesimo tema del disavanzo, nonostante un’apposita norma approvata dal Parlamento quest’anno, consentisse alla Regione di estendere il periodo di distribuzione a otto anni.
Il ministro della Protezione civile e del mare, Nello Musumeci, ha accolto con favore l’intervento del Consiglio dei Ministri, affermando che questo decreto restituisce “serenità alla Sicilia” e evidenziando l’importanza che il governo Meloni attribuisce all’isola. Ha inoltre sottolineato l’atteggiamento amichevole del governo nei confronti della Sicilia e dell’attuale amministrazione, sottolineando le differenze con gli anni precedenti.