I carabinieri di Biancavilla, insieme alla polizia locale, hanno eseguito un’operazione di controllo presso la villa comunale di via Vittorio Emanuele, a seguito di numerose segnalazioni di schiamazzi notturni che disturbavano il riposo dei cittadini residenti nella zona. L’intervento delle forze dell’ordine è scattato a seguito di molteplici denunce di rumori molesti che provenivano dal giardino pubblico, soprattutto durante le ore notturne. Nel perlustrare l’area, che si estende verticalmente da via Vittorio Emanuele a via Benedetto Croce, costeggiando la cosiddetta “calata del Marchese” (via Matteotti), le pattuglie hanno udito voci e musica provenire dall’interno di un casotto comunale adibito a deposito attrezzi, situato all’interno della villa.
All’interno del capanno, gli operatori di polizia hanno scoperto che era stato trasformato in un’abitazione di fortuna, dotata di una brandina, sedie, coperte e cuscini, nonché di una cucina elettrica. Una ragazza di 19 anni, residente a Catania e già nota alle forze dell’ordine per precedenti reati, è stata trovata ai fornelli insieme a due 21enni di origini straniere. Questi ultimi hanno ammesso di essersi trasferiti da pochi giorni nella casupola, in attesa di una sistemazione migliore. Tuttavia, l’elaborato allaccio abusivo alla rete elettrica per alimentare “gratis” il capanno ha fatto emergere una situazione di rischio per la sicurezza pubblica, che probabilmente durava da più tempo e che, se non interrotta, avrebbe potuto avere gravi ripercussioni, come lo scoppio di un incendio che avrebbe coinvolto gli inquilini abusivi e anche la vegetazione e gli immobili adiacenti. I tre ragazzi sono stati denunciati per i reati di furto aggravato di energia elettrica e invasione di edifici pubblici in concorso, con l’accusa di avere violato le norme sulla sicurezza e sull’uso degli immobili pubblici.