Dipendenti ex Conbipel di Messina a rischio

I 9 dipendenti dell’ex Conbipel di Messina, 8 lavoratrici e 1 lavoratore, sono stati colpiti da una serie di eventi che hanno messo a rischio non solo il loro posto di lavoro, ma anche l’accesso all’ammortizzatore sociale. La situazione è stata definita “assurda ed inaccettabile” da Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Francesco Rubino, segretario generale Uiltucs Messina, che seguono la vicenda da anni.

L’ex Conbipel è stata posta in liquidazione giudiziale secondo le norme della crisi di impresa e, nel settembre 2024, un’azienda aveva avanzato una proposta di acquisizione del punto vendita di Messina con decorrenza novembre 2024, garantendo il mantenimento occupazionale per tutto il personale presente. Tuttavia, il trasferimento non si è verificato e, nonostante le richieste della Uiltucs, le parti interessate non hanno fornito alcuna comunicazione in merito.

Sembra che il punto vendita ex Conbipel sia attualmente in fase di ristrutturazione, con la richiesta di una licenza commerciale al Comune di Messina per esercitare un’attività di vendita. Ciò potrebbe rappresentare un’inaccettabile beffa per le maestranze che non sono state coinvolte in un eventuale impegno lavorativo nel nuovo punto vendita.

Lo scorso 25 settembre, la Uiltucs ha inviato una missiva all’assessore comunale al Commercio, Massimo Finocchiaro, per avere delucidazioni sulla vicenda, ma non ha ricevuto alcuna risposta. Recentemente, il giudice delegato e il curatore della procedura Btx – Conbipel hanno anticipato la volontà di licenziare i lavoratori nonostante siano posti in cassa integrazione fino a dicembre 2025.

La Uil e la Uiltucs di Messina chiedono fatti e risposte concrete per i lavoratori della ex Conbipel di Messina e intraprenderanno le azioni sindacali e/o legali del caso a difesa delle maestranze. Inoltre, sollecitano una concreta iniziativa a difesa del lavoro da parte del sindaco di Messina e dell’assessore Finocchiaro, che non possono rimanere silenti e abbandonare al loro destino i lavoratori.

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