Progetto urbano a rischio per disputa catastale

Il progetto di rigenerazione urbana “Il Borgo Restituito – Rigenerazione Urbana del Lungomare da piazza Nettuno a piazza Mancini Battaglia” potrebbe essere bloccato a causa di una particella catastale di 110 metri quadri, un tema cruciale nella gestione del territorio e dell’urbanistica. Il Circolo Canottieri Jonica ha depositato un ricorso contro il Comune, l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, il ministero dell’Interno e il ministero dell’Economia, in quanto il progetto prevede l’esproprio di un’area di proprietà del circolo, sollevando questioni relative alla proprietà privata e alla pianificazione urbanistica.

Il progetto, che prevede di trasformare l’area rendendola a vocazione pedonale e migliorando la qualità della vita dei cittadini, è stato approvato e finanziato con 11,7 milioni di euro dal ministero dell’Interno, mediante un bando di gara per la riqualificazione urbana. La rete temporanea di imprese costituita dalle aziende etnee Colombrita costruzioni srl e Repin srl ha vinto il bando e ha 600 giorni per completare i lavori, con l’obiettivo di ridisegnare lo spazio pubblico e migliorare l’accessibilità. Tuttavia, il Circolo Canottieri Jonica sostiene che il progetto prevede l’acquisizione e demolizione di locali di sua proprietà per realizzare una rampa di collegamento tra il viale Artale Alagona e il borgo marinaro di Ognina, un aspetto che richiede una attenta valutazione in termini di progettazione urbanistica e rispetto della proprietà privata.

L’ingegnere Francesco Galvagno, del Circolo Canottieri Jonica, ha espresso le preoccupazioni del circolo in merito al progetto, sottolineando che la rampa di collegamento è un elemento cardine del progetto, che prevede l’abbattimento dell’attuale “ponte” che oscura la vista del mare, un intervento che richiede una valutazione approfondita in termini di impatto visivo e urbanistico. La ricorrente sostiene che subirebbe un danno grave ed irreparabile se non venga modificata e traslata la rampa di raccordo, un esempio di come la rigenerazione urbana debba essere condotta con attenzione ai diritti dei proprietari e alla sostenibilità ambientale. Il ricorso sottolinea anche errori procedurali nella definizione degli aspetti di dettaglio del progetto, come il terreno con la struttura segnata al catasto, un aspetto che evidenzia l’importanza della trasparenza e della correttezza nella pianificazione urbanistica. Il Circolo Canottieri Jonica chiede che il progetto sia modificato per evitare l’esproprio dell’area di sua proprietà, ribadendo l’importanza del dialogo e della partecipazione nella progettazione di interventi di rigenerazione urbana.

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