Soccorso alpino interviene per due escursionisti a quota 2350 metri

Il soccorso alpino e speleologico è intervenuto ieri nel tardo pomeriggio per salvare due escursionisti, fratelli originari di Palermo di 32 e 29 anni, che erano stati allertati dal numero di emergenza 118 per una situazione di pericolo in montagna. I due fratelli, sprovvisti di attrezzatura da escursionismo idonea al luogo e alla stagione invernale, si trovavano a circa 2350 metri di quota, in una zona già ricoperta da manto nevoso ghiacciato, e non riuscivano più a fare ritorno alla loro macchina lasciata nei pressi del rifugio Citelli, a causa delle condizioni meteorologiche avverse e della mancanza di equipaggiamento da trekking adeguato.

Sorpresi dal buio e dalle basse temperature, i due escursionisti hanno lanciato l’allarme, permettendo ai soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e dei vigili del fuoco di raggiungerli e trovarli in buone condizioni fisiche. Una seconda squadra di soccorso, composta da membri del Cnsas, del Soccorso Alpino Friulano (Saf) e dei vigili del fuoco, ha raggiunto la quota di 2000 metri per seguire le operazioni di rientro e garantire la sicurezza degli escursionisti durante la discesa. I due fratelli, che hanno superato l’esperienza senza gravi conseguenze per la salute, sono stati accompagnati a piedi fino al rifugio Citelli, dove li aspettava l’ambulanza del 118 per prestare eventuali cure mediche e assistenza post-soccorso.

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