Animali senza cibo all’interno dei circhi: un problema particolare riscontrato anche in Sicilia, soprattutto in questo periodo segnato dalla diffusione del Coronavirus. L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) crede in una riforma del settore circense. Carla Rocchi, presidente Enpa nazionale, è intervenuta ai nostri microfoni parlando della questione.
“L’Enpa è da sempre contraria all’uso degli animali negli spettacoli circensi – spiega Carla Rocchi -. Tuttavia via quando c’è un momento di crisi quando sono gli animali ad avere necessità noi interveniamo perché per noi gli animali vengono prima, sono la nostra ragione sociale e ci stanno molto a cuore. Il Governo aveva una delega a intervenire per arrivare alla graduale dismissione dell’uso degli animali negli spettacoli circensi. Il passato esecutivo ha fatto scadere la delega. Adesso bisogna ricominciare da capo ma siccome non è la fine del mondo noi ci aspettiamo che il Governo affronti questo problema e risolva la situazione una volta per sempre. Nel frattempo, se non farà questo, ci auguriamo che intervenga per assicurare agli addetti dei circhi il sostentamento dovuto perché gli animali non hanno chiesto di essere al servizio del pubblico e quantomeno hanno il diritto di mangiare. Noi chiediamo che l’esecutivo si faccia carico almeno di questa esigenza primaria. Messaggio ai cittadini italiani? Gli animali in questo periodo di pandemia hanno rappresentato per le persone un vero e grandissimo supporto. Le adozioni sono molto aumentate perché la gente si è resa conto che stare con un animale ci rende più tranquilli. Ci fa anche dimenticare per un momento questa pandemia, impossibile da scordare in altre situazioni. Quindi in un particolare momento di necessità l’animale si rivela il compagno più fedele – conclude Rocchi -, affidabile e sicuro per le persone”.
