Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, diffonde un messaggio per gli studenti che cominciano un nuovo anno scolastico dopo un periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 e la relativa DAD.
“Il rientro a scuola ha sempre un sapore particolare – scrive il primo cittadino sui social -. Quello del recupero di una quotidianità che la stagione estiva interrompe, del riannodarsi dei fili che tengono insieme quelle straordinarie comunità umane, e palestre di vita, che sono le classi. È proprio qui che si diventa cittadini, che si sviluppa il senso comunitario, il desiderio dell’appartenenza, che si gettano le basi di quel processo di formazione che durerà decenni, e consegnerà alla società, alla Nazione, le donne e gli uomini che dovranno guidarle. Un processo che non è solo istruzione nel senso stretto del termine: apprendimento; ma, soprattutto, è educazione al sapere, alla coscienza critica, a sviluppare gli strumenti per la comprensione della realtà e al modo di intervenire su di essa. Cambiandola, trasformandola, migliorandola. Questo non potrebbe avvenire senza la preziosa e insostituibile opera dei professori, dei dirigenti scolastici, del personale della scuola. Ma perché si verifichi in maniera del tutto compiuto, deve accadere a scuola. Nelle scuole, luoghi fisici di aggregazione e crescita. Per diciotto mesi questo non è avvenuto. La pandemia ha tenuto, del tutto o in parte, e lungamente, ragazzi e professori lontani dalle scuole. Non possiamo più permetterlo. La campagna vaccinale ci ha fornito gli strumenti per restituire alla scuola la sua insostituibile vocazione comunitaria. Il nostro obiettivo è mantenerla, evitando il ritorno alla didattica a distanza. I Test Invalsi hanno reso una immagine impietosa e drammatica dei ritardi di apprendimento che si sono prodotti in questo anno e mezzo: non possiamo permettere che la situazione peggiori ma, anzi, con tutte le nostre forze dobbiamo lottare per invertire la rotta. L’unica maniera è tenere aperte le scuole. Fare ciascuno la nostra parte, con senso di responsabilità senza lasciar prevalere visioni ideologiche, perché restino aperte. Vaccini, comportamenti responsabili, utilizzo degli strumenti di protezione personale. Questa è la strada. Per assicurare ai nostri giovani il Diritto al sapere, alla formazione, alla crescita. Il diritto ad avere i ricordi dei fantastici anni vissuti a scuola. Ricordi che, entrati nel mondo degli adulti, scalderanno il cuore.
Buona scuola a tutti”.