Un mese di luglio di fuoco per il Calcio Catania. Fabio Pagliara, massimo esponente della S.I.G.I. (società che vorrebbe acquistare il club etneo), proprio nelle scorse ore ha dichiarato ad Antenna Uno Notizie che il suo gruppo sta ideando un piano industriale valido e due o tre nuovi soci potrebbero entrare a far parte del progetto prima del 22 luglio, giorno in cui scadrà il termine per presentare le domande di acquisizione del Calcio Catania. L’avvocato Giuseppe Rapisarda ai nostri microfoni descrive il momento vissuto dalla società di via Magenta parlando delle date e delle scadenze che incombono sul club rossazzurro.
“L’atto dell’acquisizione del Catania dovrà avvenire entro il 28 luglio. L’asta competitiva – come ha decretato il tribunale – per quanto riguarda offerte per acquistare il Calcio Catania si concluderà alle ore 12 del 22 luglio. Il 23 luglio, invece, si sapranno le proposte più idonee. Dopo di che, in termini velocissimi, il miglior offerente procederà all’acquisizione del Calcio Catania. I tempi sono molto stretti dal punto di vista dell’ordinamento sportivo perché la federazione è autonoma nel valutare la rispondenza dell’offerta con norme di organizzazione interna federale e disposizioni Covisoc. Poi c’è la scadenza dell’ordinamento sportivo: l’iscrizione al campionato di Serie C che per quanto riguarda il Catania comporterà un esborso di circa 3 milioni di euro. Relativamente agli adempimenti della giustizia ordinaria, in questa sorta di ping pong un po’ nevrotico, è ovvio che immediatamente dopo la vittoria del bando bisognerà, prima dell’acquisizione, proporre e riconfermare un piano industriale serio che convinca i commissari, i quali possano poi dare il via libera al giudice per l’ordinanza di acquisizione del Calcio Catania. Si tratta di una sorta di slalom con adempimenti della giustizia ordinaria e della giurisdizione sportiva che devono far trovare acquirenti pronti e con le idee chiare”.
Il 15 luglio pagamento emolumenti? L’amministratore unico del Catania e liquidatore Finaria ha più volte ripetuto che non ci sono problemi per gli stipendi, se non dovessero essere pagati scatterebbero due punti di penalizzazione nel prossimo campionato ma parrebbe che le risorse ci siano anche perché non è un esborso di spesa particolarmente gravoso (siamo intorno ai 25mila euro credo). Finaria farà fronte a questo ed eviterà problemi di penalità.
I conti li faremo quando il Catania sarà salvo. Tutto quello che è stato detto, fatto o scritto da ognuno, compreso il sindaco Pogliese, lo si è realizzato con lo scopo di salvare la matricola insieme al patrimonio di storia e d’amore. Io farei un consuntivo alla fine. La questione non è definita. Il tribunale con il suo decreto di apertura del bando ha posto le condizioni per una conclusione felice della vicenda ma non ci siamo ancora arrivati. Esaminando le carte, come ho fatto personalmente, probabilmente l’unica percorrenza della vicenda era l’asta competitiva. Ci sono molteplici ragioni per le quali le parti non si sono sedute per una trattativa regolare: domanda, offerta e si trova un punto. Se una cosa non va per il verso giusto significa che non era destino. Ci sarà tempo alla fine di questa estate torrida per evidenziare incongruenze da ambo le parti.
Il Catania appetibile per altri soggetti? Secondo me può esserlo. Il club etneo ha Torre del Grifo che, se gestito in maniera differente, può fruttare ed essere appetibile per altri investitori. Ormai il 22 luglio ci sarà il termine ultimo e vedremo se a quella nota della S.I.G.I. se ne aggiungeranno altre. Io non lo escludo ma non ho certezza di chi possa porla in essere. Considerando il post Covid-19 un investitore potrebbe misurarsi con questa scommessa su un patrimonio unico di entusiasmo, passione e amore”.