La S.I.G.I., la SPA intenzionata a rilevare il Catania, non molla e si riorganizza dopo lo scompiglio causato dall’inchiesta Fake Credits.
Nella giornata di ieri, infatti, al termine di una riunione fiume conclusasi solo a tarda sera si è insediato il nuovo Consiglio d’Amministrazione della società, che ha così messo in atto l’annunciata volontà di “self-cleaning”, per arrivare senza patemi d’animo alle prossime date chiave stabilite dal bando del Tribunale di Catania. Il 22 luglio sarà il termine ultimo per la presentazione delle offerte, il giorno successivo ci sarà invece l’apertura delle buste e la vera e propria procedura competitiva. Presidente del rinnovato CDA è l’avvocato Giovanni Ferraù, gli altri componenti dell’organigramma e i nuovi soci che hanno sposato il progetto della S.I.G.I. verranno resi noti, come annunciato dallo stesso legale, con un comunicato stampa atteso nella giornata odierna.
Questi sviluppi sono stati così commentati, tramite un post pubblicato sui propri profili social, da Fabio Pagliara, principale riferimento della S.P.A. insieme all’ex giocatore e tecnico rossazzurro Maurizio Pellegrino:
“Sono contento, e tanto, che Giovanni Ferraù sia stato nominato presidente e che ci sia un nuovo CDA che persegua una forte azione di “self cleaning”, puntando sulla pulizia e la trasparenza, che sono fondamento di un progetto che possa durare nel tempo. Ancora più contento che i soci della S.I.G.I. abbiano scelto la strada del continuare a crederci e a lottare fino alla fine per salvare la matricola e i posti di lavoro, per non cancellare anni di storia e sacrifici.
Continuo a pensare che il modello sia quello giusto, che il progetto di sviluppo immaginato sia l’unico e continuo a dire quello che ho detto fin dal primo momento, senza mai cambiare posizione: su un progetto innovativo e trasparente darò il mio pieno supporto e ci metterò passione e professionalità, senza pensare a ruoli o cariche da ricoprire. Per quelli ci sarà tempo e modo per essere utili alla causa, insieme a chi condivida questa impostazione.
Tutto il resto sono chiacchiere da bar”.