Se i dati relativi all’emergenza sanitaria del Coronavirus possono essere letti con un cauto ottimismo, specie in Sicilia, non si può analizzare con la medesima positività la situazione economica e sociale. Lo stop alle attività lavorative e produttive, nei quasi due mesi di isolamento vissuti dal nostro Paese, hanno infatti determinato conseguenze potenzialmente drammatiche, che potrebbero avere un peso opprimente in un contesto come quello siciliano, dove la crisi e la recessione erano, purtroppo, all’ordine del giorno, anche prima del fatidico 10 marzo. Numerose le preoccupazioni e le angosce dei lavoratori e delle famiglie, che chiedono a gran voce rapidi e solerti interventi istituzionali, per affrontare al meglio il delicatissimo momento. Giusi Malato, storica pallanuotista catanese, tra le protagonisti principali dello straordinario ed indimenticabile oro conquistato dalla nazionale azzurra ad Atene 2004, ed attuale allenatrice della Torre del Grifo Pallanuoto, ha scritto una lettera al primo cittadino catanese Salvo Pogliese, dando voce a tutti i lavoratori impiegati, a vario titolo, nel centro sportivo etneo, che devono fare i conti con l’annosa crisi di Finaria, la holding guidata dal propietario del Calcio Catania Antonino Pulvirenti.
Di seguito la missiva di Giusi Malato:
Caro Sindaco,
ti scrivo in qualità di atleta e personaggio noto della città di Catania per esporti l’attuale situazione di difficoltà in cui mi trovo a causa dell’emergenza Covid 19.
In questo momento il centro sportivo “Torre del Grifo” è chiuso, come tutte le attività del settore sportivo.
Tuttavia è necessario evidenziare che, a causa del dissesto della società UDA Finaria S.p.A, come è noto a tutti, chi paga il prezzo più alto sono i lavoratori del citato centro sportivo.
Tutti i lavoratori, me compresa, siamo stati messi in cassa integrazione a far data 15 marzo e l’ultimo stipendio lo abbiamo ricevuto in data 14 marzo, come corrispettivo del mese di febbraio 2020. La società, considerata la sua situazione economica, non potrà anticipare la cassa integrazione ai dipendenti e ciò comporterà l’attesa di circa tre mesi per ottenere la retribuzione prevista dagli ammortizzatori sociali, con una previsione ottimistica di ricevere i soldi alla fine di maggio 2020. Ciò non è ammissibile.
Ogni volta che mi hai chiamata per qualcosa che riguardava la nostra città ho sempre risposto con immediatezza e solerzia. Come catanese e come atleta ho portato alto il nome della nostra città e da ultimo ho prestato il mio impegno per aiutare chi aveva davvero bisogno d’aiuto nella campagna “ Catania aiuta Catania” .
In tutti questi anni ho onorato la nostra città con sacrificio e dedizione, senza avere mai preteso riconoscimenti o ricompense, ad eccezione del riconoscimento ricevuto con “ l’Elefantino d’Argento”. Sono rimasta sempre umile e continuo a dedicare la mia vita alla sport, rimanendo nella città di Catania.
Adesso devo chiederti un intervento significativo. Non potete dimenticarvi di me! Anzi di noi.
Ho anch’io una famiglia e dei figli a cui devo dare dignità. Tutto il mondo degli sport minori e degli impianti sportivi sta soffrendo! Avete il dovere di tutelarci, prosegue Giusi Malato, di tutelare le nostre famiglie e dare un futuro ai nostri figli.
Sindaco, mettiti un attimo da questa parte. Pensa se dovessi avere solo 5 euro in tasca e decidere se comprare il pane o il latte!! E se fossi tu al mio posto o al posto dei tanti istruttori e dipendenti che stanno sull’orlo del precipizio, cosa faresti? La città , noi, ci aspettiamo la Tua risposta! Il concetto è di Catania, Appartenenza, Noi, Squadra, Patria.
Rischiamo di non avere più un lavoro, in tutti questi anni vi siete vantati del centro sportivo di Torre del Grifo, ed io come gli altri collaboratori ci abbiamo creduto nonostante le innumerevoli difficoltà condotte dalla capogruppo, noi non abbiamo mai mollato! E voi?
So bene che il centro sportivo si trova nel comune di Mascalucia e da buon politico potresti dirmi che non ti riguarda come primo cittadino, ma ti chiedo di darmi un aiuto a trovare un supporto anche a livello regionale, tante altre regioni hanno messo in campo delle iniziative volte a far fronte alle difficoltà territoriali.
Come vedi la mia lettera non è solo polemica ma anche piena di preoccupazione e voglia di trovare delle soluzioni. In tutti questi anni non ho mai avuto pretese di nessun genere, ma adesso che devo pensare ai miei figli non mi pongo il problema di chiedere ciò che mi merito, che noi ci meritiamo!
Ti ringrazio anticipatamente per la tua attenzione e spero di avere un tuo riscontro .
Un caro saluto
Giusi Malato