Parte il processo per le minacce di Veronica Panarello, donna che uccise il figlio Loris Stival

Martello, Speziale

Nel Tribunale monocratico di Catania si è svolto il processo per minacce a carico di Veronica Panarello, donna condannata definitivamente a 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Loris di 8 anni.

Il procedimento è basato sulle minacce di morte che la donna, il 5 luglio del 2018, ha rivolto all’ex suocero, Andrea Stival, alla fine della lettura della sentenza con cui la Corte d’assise d’appello di Catania confermava quella di primo grado emessa dal Gup di Ragusa. Il delitto è avvenuto il 29 novembre 2014 nella casa della donna di Santa Croce Camerina in cui viveva anche il piccolo.

Sei contento? Sai cosa ti dico – urlò la Panarello trattenuta dalla polizia penitenziaria in aula – prega Dio che ti trovo morto perché altrimenti ti ammazzo con le mie mani quando esco”. Il processo è stato rinviato al prossimo 19 giugno per essere incardinato dal competente presidente del Tribunale monocratico. In aula erano presenti il padre di Veronica Panarello, il difensore della donna, l’avvocato Francesco Villardita, e il legale dell’ex suocero, il penalista Francesco Biazzo che assiste Andrea Stival, parte lesa nel processo.

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