Cresce il numero dei positivi al Covid-19 in Sicilia. Nella giornata di ieri, rispetto ai dati di venerdì, si è registrato un aumento di 13 casi positivi nell’isola, tutti asintomatici. Sono 9 nel catanese, 2 a Ragusa, uno a Messina e un altro in provincia di Caltanissetta.
Sono 15 i ricoverati in ospedale, 2 in terapia intensiva e 164 in isolamento domiciliare. Salgono quindi a 181 i casi attuali e sono 3.179 quelli individuati dall’inizio della pandemia in terra sicula. Le vittime rimangono 283. Sono 2 i guariti.
L’assessore alla Salute regionale, Ruggero Razza, annuncia i dettagli in un comunicato stampa. “Le 9 persone sono state individuate nel catanese grazie alle azioni di contact tracing condotte dai sanitari dell’Asp: 8 sono riconducibili al cluster dell’hinterland etneo, mentre uno è un cittadino che ha manifestato una leggera perdita dell’olfatto ed ha, giustamente, ritenuto di farsi visitare. È l’unico soggetto (tra i 13 dell’intero territorio siciliano) che presenta dei sintomi lievi. Gli altri casi sono stati riscontrati nel messinese, con un paziente che rientra nel cluster – già circoscritto ed isolato – dell’Istituto ortopedico, e nel nisseno, in cui un cittadino è stato trovato positivo al test del tampone che, da protocollo, viene effettuato in caso di pre-ricovero per altre patologie. In provincia di Ragusa, invece, sono stati individuati 2 casi positivi: si tratta di un marittimo straniero ed un migrante del gruppo di provenienza asiatica di stanza in un centro della provincia iblea”.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commenta con apprensione e preoccupazione gli ultimi dati epidemiologici invitando la cittadinanza a mantenere alta l’attenzione. “Salgono a 181 i positivi al Coronavirus in Sicilia – dice il governatore isolano -. Un dato che ci impone di fare appello a una maggiore disciplina collettiva. Evitare gli assembramenti, usare la mascherina nei luoghi all’aperto frequentati, usarla sempre nei luoghi chiusi (tranne a casa propria), mantenere la distanza di un metro con persone non conviventi, l’uso di guanti e mascherina per gli operatori commerciali di generi alimentari (anche ambulanti). Tutto questo può costituire un piccolo fastidio, ma ci dà un grande aiuto nel tenere bassa la probabilità del contagio. Confidiamo perciò nel senso di responsabilità di ognuno – soprattutto dei giovani – e nella accurata vigilanza delle Forze dell’ordine. Vorremmo evitare di adottare nei prossimi giorni misure restrittive, ma non ci sentiamo di escluderle”.