Il governo impugnerà l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che stabilisce lo sgombero delle strutture adibite per i migranti. Il governatore isolano ha parlato della questione nel corso del programma “Omnibus”, in onda su LA7.
“Questa è una sconfitta della politica senza dubbio – afferma Musumeci -, della buona politica. Le istituzioni devono dialogare e la politica trovare delle soluzioni. Se da Roma ci si chiude a riccio e si risponde con silenzi, con superficialità e arroganza è chiaro che si ricorre alla magistratura. Cosa che sinceramente vorrei evitare. Ma io sto esercitando il mio legittimo diritto, credo nelle istituzioni e rappresento la più grande regione d’Italia. Una regione che non ce la fa più a subire l’indifferenza del governo. Abbiamo ricevuto oltre 17mila migranti dal 1 gennaio. Per non parlare della condizione con cui i migranti vengono tenuti. Come si fa a non guardare come questi disperati vengono ammassati come se fossero bestiame? Non si può dire che i siciliani siano razzisti. Io sono chiamato a tutelare la salute di chi sta sul territorio regionale, devo pensare anche a chi viene da altri paesi, non solo a siciliani e turisti. Perché devo chiedere ai siciliani di mantenere la distanza di 1 metro e poi lo Stato autorizza tutto questo?
Questa Europa cinica è convinta che solo l’Italia debba affrontare questo dramma umano, sociale ed economico. Perché siamo arrivati a questo scontro regionale? Come si fa a non prendere atto di uno stato di tensione? Noi stiamo chiedendo che è occorre prendere atto che questi hotspot sono assolutamente inadatti in una condizione di epidemia. Non sono candidato a niente, da parte mia non ci possono essere condizionamenti di carattere elettorale. Sono una persona seria, nella mia esperienza politica non c’è mai stato un tentativo di speculazione. Sui positivi in Sicilia abbiamo un terzo di migranti positivi. Alla prima ricognizione spesso risultano negativi, dopo 8 giorni risultano positivi. Dalla mia parte dovrei avere tutta quella cultura che si batte per i diritti umani. Non ho mai detto di riportare i migranti nei paesi d’origine. Mancata risposte degli organi competenti? Se fosse così ci troveremo di fronte a una grave omissione da parte del Ministero dell’Interno. Perché la mia ordinanza non è stata impugnata entro 48 ore com’era giusto fare? Perché perdere tanto tempo? Abbiamo chiesto opinione ai costituzionalisti – conclude -, loro faranno sentire le loro trombe noi suoneremo le nostre campane”.