L’operazione antidroga denominata “A fossa” – condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Catania, dalla compagnia di Acireale e dal nucleo Cinofili di Nicolosi – ha portato ad arresti, obblighi di dimora e di presentarsi alla Polizia Giudiziaria.
I reati contestati, a vario titolo, sono spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, ricettazione e detenzione illegale di arma. Le investigazioni sono scattare dopo la segnalazione di un anonimo che denunciava la presenza di un’attività di spaccio ad Aci Sant’Antonio e di un deposito di droga in un garage del paese. Dunque è stata ricostruita la rete che gestiva “piazze di spaccio” anche a San Giovanni La Punta e a Pedara.
Il gruppo utilizzava un linguaggio criptico per organizzare incontri con gli acquirenti e pianificare furti di carburante da rivendere per ottenere soldi contanti utili a finanziare l’acquisto di sostanze stupefacenti. Le donne, in concorso con i mariti o i fidanzati e in presenza di minori, concorrevano alla cessione della droga organizzando gli appuntamenti con gli assuntori.
Destinatari dell’ordine di custodia cautelare in carcere sono: Antonio Barbarino, di 34 anni, Salvatore Bonaccorso, di 49, Angelo Sabino, di 31, e Alfio Scammacca, di 34. L’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria è stato notificato a Luca Andrea Cassiele Arena, di 32 anni, Lucia Caterina Brischetto, di 25, Placido Cannavò, di 46, Sergio Cannavò, di 47, Jessica Di Mauro, di 30, Lorenzo Luca Musumeci, di 37, e a Sebastiano Saraceno, di 45.
L’attività di indagine è iniziata a giugno del 2019. Scatta la confisca di una carabina ad aria compressa – modificata nella potenza, senza marca e con la matricola abrasa – e munizioni. Sono 11, dei 18 indagati, i destinatari della misura cautelare. I restanti hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.