Scatta l’indagine della Procura di Palermo riguardo alle frequentazioni avute nel capoluogo siculo da Brahim Aoussaoui, il tunisino responsabile dell’attentato di Nizza arrivato nella città palermitana da Bari dopo essere sbarcato a Lampedusa.
La Digos ha interrogato alcuni testimoni per cercare di ricostruire i contatti del soggetto che è rimasto in Sicilia due settimane. Il ragazzo non sarebbe stato ospitato da parenti ma da conoscenti. La Polizia ha acquisito anche i tabulati telefonici. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Marzia Sabella.
Il soggetto, prima di uccidere tre persone nella cattedrale di Nizza, si è diretto a Palermo per incontrare un conoscente che si è preso cura di lui. L’individuo ha ospitato per 15 giorni l’autore della strage e sostiene di non aver notato alcun atteggiamento strano o sospettoso.