Scatta il sequestro di 17.000 mascherine protettive classificate come DPI di III Categoria, 152 termometri infrarossi e 80 visiere protettive, in diversi empori e bazar a Palermo e in provincia (Partinico e Carini), gestiti da cittadini di etnia cinese. L’intervento da parte dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo e in particolare degli investigatori del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi si è reso necessario in quanto si è rilevato che in 4 negozi le mascherine protettive, le visiere e i termometri erano stati posti in commercio “senza documentazione di conformità, titoli autorizzativi da parte dell’Ente valutativo (INAIL/ISS) e/o certificazione CE, in violazione delle disposizioni di cui alla normativa europea sulla sicurezza dei prodotti in materia di dispositivi di protezione individuale (D.Lgs. 475/1992) nonché delle disposizioni previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), in quanto gli stessi erano commercializzati in assenza delle previste indicazioni al consumatore in lingua italiana”.
Giulia Baudo