È una storia di forza di volontà quella che arriva da Pozzallo (RG), dove una donna positiva al Covid – e posta dunque in isolamento – ha partorito la bimba che portava in grembo tra le quattro mura domestiche.
La donna, qualche giorno fa, si era recata presso il pronto soccorso del Giovanni Paolo II di Ragusa dopo aver avvertito le prime doglie. Qui scopre di essere positiva al Covid e, lo racconta lei stessa, inizia una vera e propria odissea.
I medici dell’ospedale, dopo aver eseguito il tracciato e gli esami del caso, ritenendo che il momento del parto fosse ancora lontano, la rimandano a casa per due volte nell’arco della stessa giornata, in isolamento, e con l’ambulanza attrezzata per il biocontenimento.
Senonché, rimasta sola ed isolata anche dal marito vista la sua positività, la puerpera inizia ad avvertire contrazioni sempre più forti e regolari. Non riuscendo a chiamare nessuno si trascina in bagno e, con una forza d’animo invidiabile, riesce a dare alla luce la sua bambina. Successivamente chiama l’ambulanza della guardia medica di Pozzallo, con la quale raggiunge l’ospedale ragusano, dove le tagliano il cordone ombelicale.
Dopo qualche giorno di ricovero in una sala travaglio appositamente allestita per i pazienti Covid, la donna – nel frattempo negativizzata – ha potuto riabbracciare la piccola Ambra (questo il nome dato alla neonata), che era invece risultata da subito negativa al virus.