Sono stati identificati i vandali che, nei giorni scorsi, hanno deturpato la meravigliosa scogliera di marna bianca di Scala dei Turchi.
Sul costone roccioso, lo ricordiamo, era stata riversata polvere di ossido di ferro. Un materiale che, a contatto con l’acqua si tinge di rosso. Lo sfregio, già il giorno dopo la scoperta, è stato tuttavia cancellato anche grazie all’apporto di numerosi volontari.
Le indagini dei carabinieri e della Procura di Agrigento non hanno lasciato nulla al caso, sin dalla scoperta dell’atto di vandalismo. In pochi giorni è stato, dunque, possibile risalire ai responsabili della deturpazione di un luogo che richiama annualmente visitatori da tutto il mondo. Uno squarcio tanto bello e apprezzato da essere stato proposto, recentemente, per la candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
Il reato ipotizzato nell’inchiesta aperta da Luigi Patronaggio, procuratore agrigentino, è di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. La Scala dei Turchi, infatti, è sottoposta a vincolo paesaggistico. Un’ipotesi di reato che, fino a poche ore fa, era contestata ad ignoti: adesso ci sono nomi e cognomi.