All’hotspot di Lampedusa la situazione è decisamente al collasso, immigrati distesi, in ogni angolo, sia all’interno che all’esterno, su materassi sporchissimi, montagne di sacchi di spazzatura pieni di resti di genere alimentare e ancora vestiti gettati a casaccio praticamente ovunque, cartacce e bottiglie di plastica.
Inoltre una distesa infinita di bottiglie di plastica invade i corridoi che portano ai bagni dove, praticamente, è impossibile entrare a causa dei bisogni fisiologici e dell’odore nauseabondo. Poco meno di 350 posti disponibili ma al suo interno si trovano 1.878 persone,
“Sono tutti ammassati, ci sono anche donne, quattro sono gravide, bambini, malati e bisognosi di cure che dormono per terra dove pure mangiano, tra i rifiuti – scrive cosi l’ex sindaco delle isole Pelagie Giusi Nicolini -.