La giornata di ieri ha rappresentato l’ennesimo, importante, momento nell’emergenza Coronavirus. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, parlando alla nazione, ha infatti annunciato nuove e più stringenti misure volte ad arginare il contagio da Covid – 19. Le disposizioni di tale decreto entrano in vigore oggi e saranno valide sino al 25 marzo, data in cui, con ogni probabilità, verranno fatte le valutazioni di rito per capire, dati alla mano, come procedere nell’immediato futuro.
Quali sono, quindi, le novità previste dal decreto? Cosa cambia rispetto ai precedenti provvedimenti datati 8 e 9 marzo? La parole pronunciate dal premier nel suo importante intervento lasciavano presagire una “serrata” pressoché totale di tutte le attività commerciali che non fossero, nei vari passaggi, fondamentali per l’approvvigionamento e la commercializzazione dei beni di prima necessità. Consultando, però, il testo del decreto e la lista delle realtà che potranno regolarmente operare, potrebbe nascere qualche perplessità. Considerare come indispensabili alcune delle attività alle quali non è stata imposta la chiusura, potrebbe suonare come una forzatura. D’altra parte, però, è apprezzabile lo sforzo nel voler tenere aperte quante più realtà possibili, anche perché chiudere tutto sarebbe complicato. Tutto ciò però non tranquillizza quei lavoratori, che pur essendo preoccupati per l’andazzo generale, saranno comunque chiamati a lavorare, a svolgere le loro mansioni.
Vediamo, dunque, quali attività lavorative proseguiranno regolarmente in questo difficile periodo:
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le tele- comunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e mate- riale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucida- tura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse
Al di là dei dubbi sopracitati vale la pena ricordare che, anche dopo questo ulteriore decreto, saranno garantiti tutti i servizi relativi alla produzione ed all’approvvigionamento di cibo: aziende agricole e zootecniche, industrie del settore alimentare, centri logistici, supermercati ed ipermercati, passando ovviamente per l’essenziale fase del trasporto sul territorio nazionale, continueranno il loro fondamentale ed encomiabile impegno. Anche farmacie e parafarmacie opereranno regolarmente. Ragion per cui, in un caso o nell’altro, non sarà assolutamente necessaria, ma potrebbe anzi essere deleteria, la corsa all’acquisto. Alcune limitazioni potranno essere poste, sopratutto per intervento delle regioni, sul trasporto pubblico, urbano ed extraurbano. La logica che dovrebbe prevalere, comunque, sembra essere quella che possa assicurare i servizi fondamentali.
In conclusione, oltre a ricordare che saranno indispensabili senso del dovere e maturità da parte dell’intera popolazione italiana, si ribadisce che, nel rispetto di misure urgenti e possibilmente “draconiane”, non dovranno mancare gli accorgimenti e gli interventi delle istituzioni, italiane ed europee, per offrire sostegno e sostentamento a quanti, siano essi cittadini o aziende, si potranno trovare in uno stato di estrema difficoltà, specie in un momento tanto difficile. Poi, quando l’emergenza non sarà più tale, e l’augurio è che tutto ciò avvenga il prima possibile, si dovranno fare le valutazioni del caso, si giudicheranno le modalità e le tempistiche con cui, le istituzioni tutte, hanno operato.