Palermo, stangata al “monaco”: confiscati beni per un valore di 17 milioni ad un noto usuraio

Crias; PNRR

La sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha sequestrato beni per un valore di 17 milioni di euro a Francesco Abbate, di 65 anni, conosciuto come “il monaco”. Sono stati confiscati 42 immobili, 10 diritti di usufrutto o nuda proprietà di immobili, un’autovettura, 15 tra conti correnti, carte di credito e polizze vita, oggetti pregiati e orologi di preziosi.

L’uomo è stato già condannato per i reati di usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e trasferimento fraudolento di valori. Il provvedimento di confisca è stato eseguito dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria palermitani.
Abbate è stato arrestato diverse volte ed è finito in carcere nel 2019 con una condanna di 7 anni. La Guardia di Finanza ha ricostruito l’attività criminale del 65enne che ha prestato soldi a strozzo ad almeno 30 persone. Le vittime hanno collaborato con gli inquirenti. Il denaro veniva consegnato in contanti e assegni, con scadenze programmate e tassi di interesse imposti variabili dal 25% ad oltre il 250% annuo.

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