Autorizzata la Costruzione di una Palazzina a Cibali, ma Emergono Proposte per Salvaguardare la Sorgente di via Dilg

Dopo un contenzioso legale protrattosi per 20 anni, la ditta Afedil Costruzioni ha ottenuto il via libera per la costruzione di una palazzina a Cibali, precisamente in via Dilg, sovrastante la sorgente che alimenta il lavatoio e l’antico acquedotto.

La decisione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla complessità geologica della zona, ricca di percorsi d’acqua sotterranei. Questioni cruciali quali il dissesto idrogeologico e la pianificazione territoriale sembrano non essere state pienamente considerate, così come le potenziali ripercussioni sugli edifici circostanti.

Il consigliere comunale M5S, Graziano Bonaccorsi, ha proposto un’alternativa durante la seduta dell’undicesima commissione consiliare. Questa proposta suggerisce il trasferimento della cubatura dell’area interessata dalla costruzione verso un’altra zona. Ciò potrebbe consentire l’utilizzo del volume edificabile previsto per via Dilg in favore di un diverso lotto, mantenendo costante la cubatura complessiva ma consentendo un indice di edificabilità più alto su un terreno alternativo.

La proposta di Bonaccorsi ha raccolto consensi e integrazioni anche dal consigliere di maggioranza, Orazio Grasso (MPA), il quale ha sottolineato l’importanza di garantire l’integrità di un bene ambientale di interesse pubblico come la sorgente di Cibali. Grasso ha anche evidenziato l’obbligo del Comune, in seguito alla sentenza del Tar di Catania, di concedere il permesso di costruzione ad Afedil Costruzioni.

La questione verrà sollevata per una discussione tra i capigruppo, su iniziativa del consigliere Bonaccorsi e supporto di Grasso, al fine di affrontare approfonditamente il tema. Entrambi auspiciano una collaborazione massima per trovare una soluzione che concili le legittime richieste di tutte le parti coinvolte.

Condividi

Articoli Correlati

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.