Nel bel mezzo del caos dovuto al Coronavirus un cittadino ha minacciato pesantemente tramite un video pubblicato su Facebook il sindaco di Catania, Salvo Pogliese. L’uomo dopo avere ricevuto le cartelle di pagamento della tassa per la raccolta dei rifiuti ha insultato gravemente il primo cittadino usando frasi forti. “Ti predo a calci, ti svaligio la casa e non ho paura del carcere” afferma.
Il Comune di Catania, la giunta, i dirigenti, i dipendenti, i capigruppo e i consiglieri, esprimono la massima solidarietà.
“Ferma condanna e piena solidarietà al sindaco Salvo Pogliese per le gravissime minacce e intimidazioni ricevute tramite un messaggio video postato su Facebook, da un cittadino che, come previsto dalla legge, ha ricevuto nei termini stabiliti l’avviso di pagamento della Tari” dicono.
L’invio dei bollettini, come da routine, è stato avviato a metà febbraio quando ancora l’emergenza non era grave. Il recapito della Tari non dipende dal Comune. Il sindaco Pogliese ha disposto la sospensione del termine di scadenza della prima rata della Tari, spostandola al primo giugno.
“Siamo vicini al sindaco e a tutti cittadini onesti e respingiamo fermamente questi atteggiamenti ingiusti e gravissimi, al limite dell’istigazione alla violenza criminale – dicono gli amministratori comunali – e siamo certi che le forze dell’ordine e la magistratura sapranno porre un argine a questi inqualificabili comportamenti, tanto più in un momento delicatissimo di emergenza come quello che stiamo attraversando. Siamo tutti consapevoli della difficilissima condizione attuale dei nuclei familiari, ma soltanto rimanendo uniti e attuando condotte responsabili ci potremo tirare fuori da questa condizione, rispettando la legge e respingendo atteggiamenti gli atteggiamenti minacciosi e violenti di taluni, che vanno emarginati e severamente sanzionati”.