Il presidente siciliano, Nello Musumeci, all’Ars ha parlato delle modalità che utilizza e utilizzerà la Regione per contrastare la diffusione del Coronavirus. Il governatore spiega che per il momento i posti occupati in terapia intensiva non hanno mai superato le 80 unità.
“Entro il 10 aprile attiveremo 200 nuovi posti di rianimazione, gli ultimi entro il 20 aprile: le date non sono a caso, ma secondo i modelli epidemiologici. Dall’inizio dell’emergenza i positivi al Coronavirus sono 1.647, i decessi sono stati 81. Alle loro famiglie va il cordoglio sincero del governo, dell’Assemblea e dell’intera comunità siciliana. Ad oggi il maggior numero dei casi positivi riguarda un cluster limitato. Il monitoraggio prosegue e deve proseguire per almeno i prossimi 14 giorni. Rimanere a casa e rimanerci il più possibile resta la misura più adeguata per limitare il contagio dai soggetti asintomatici“.
Crisi economica
“Se l’emergenza sanitaria potrà essere superata, speriamo nei prossimi mesi, quella economica è già giunta con il suo picco e sarà superata con molta difficoltà – annuncia Musumeci -. Gli effetti sono già molto gravi, soprattutto nel tessuto produttivo. E le conseguenze le dovremo affrontare per parecchio tempo e per diversi anni. Dobbiamo prendere atto che l’emergenza piomba su una situazione economicamente provata, con un grave pregiudizio per la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni. Sarà così necessario un Piano che vogliamo redigere con tutte le forze politiche e sociali, sapendo che si impongono misure economiche e di sostegno particolari. Ineludibile il confronto con il governo nazionale al quale dobbiamo chiedere la massima attenzione per la gravissima crisi che attanaglia la Sicilia”.
Il presidente siciliano ha annunciato che una prima quota del 25/30% dei 100 milioni stanziati dalla Giunta regionale destinati ai Comuni per l’assistenza alimentare alle famiglie disagiate isolane sarà erogata la prossima settimana.
“Ci attendono ancora giorni difficili, che sapremo affrontare in Sicilia, con ferma determinazione, ognuno nel proprio ruolo. Ai cittadini rinnovo l’invito e l’esortazione a rimanere a casa, pur nella comprensibile stanchezza di queste dure settimane, ma guai a dovere vanificare gli sforzi finora compiuti. Siamo tutti sulla stessa barca nessuno escluso, e uniti ne usciremo bene perché siamo un popolo forgiato a indicibili sacrifici e con questo fardello del passato affrontiamo i prossimi giorni di sacrificio accesi d’amore e illuminati di speranza” chiosa Musumeci.
Grande PRESIDENTE, sempre autorevole e superlativo.