La Regione Siciliana finanzia con oltre 1,6 milioni di euro iniziative “pilota” di co-housing e co-produzione per progetti di agricoltura sociale innovativa. L’Avviso pubblicato dall’assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro – Ufficio speciale Immigrazione, nell’ambito del progetto P.i.u Su.pre.me. (Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento) prevede il finanziamento di 5 iniziative finalizzate all’avvio di nuove imprenditorialità in agricoltura per sostenere l’inserimento lavorativo di cittadini stranieri presenti nel territorio siciliano, vittime o potenziali vittime di sfruttamento in ambito agricolo. I beneficiari dell’Avviso possono essere enti del Terzo settore, in forma singola o in associazione temporanea di scopo. Le proposte dovranno prevedere la realizzazione di percorsi di formazione e orientamento e laboratori finalizzati all’avvio di nuove imprese agricole a cui connettere interventi concreti a supporto dell’autonomia abitativa e di inclusione socio-lavorativa.
“I lavoratori stranieri selezionati all’interno dei 5 percorsi verranno concretamente impegnati nelle attività pilota di agricoltura sociale innovativa nelle aree rurali – si legge in una nota -. Ai destinatari più meritevoli verranno erogati contributi per l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Le attività d’impresa potranno essere sostenute anche attraverso l’acquisto o il noleggio di attrezzature e beni necessari a fare partire i progetti. I beneficiari dell’avviso, inoltre, dovranno individuare uno o più beni immobili e terreni (privati o pubblici) da destinare, da un lato, alle attività di formazione e orientamento e di sostegno all’autonomia abitativa e, dall’altro, alle attività di agricoltura sociale innovativa. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 1.669.680 euro; ogni proposta può essere finanziata per un importo massimo 333.936 euro. I progetti dovranno essere inviati mediante raccomandata a/r o pec all’indirizzo ufficiospecialeimmigrazione@certmail.regione.sicilia.it entro e non oltre le ore 24 del 29 novembre 2021. L’iniziativa rientra in P.i.u. Su.pr.eme., progetto co-finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali – direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione e dall’Unione europea, Pon Inclusione – Fondo sociale europeo 2014-2020. Le attività di P.i.u. Su.pr.eme si inseriscono nell’ambito del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, approvato in seno allo specifico Tavolo caporalato promosso dalla direzione generale Immigrazione del Ministero”.