Agrigento, indebiti percettori del reddito di cittadinanza: sussidio anche a famiglia di killer di Livatino

I militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Agrigento hanno eseguito il sequestro preventivo di altre 8 social card utilizzate per percepire indebitamente il reddito di cittadinanza. I titolari delle carte sono indagati a piede libero per i reati di indebita percezione di reddito di cittadinanza e falso in autodichiarazione.

Tra le persone sotto inchiesta figurano soggetti sottoposti a misura detentiva per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, attualmente detenuti, nonché per crimini associativi finalizzati al traffico di sostanze stupefacenti, furto e altri reati comuni. Il sussidio è stato percepito indebitamente anche dalla famiglia di uno degli esecutori dell’omicidio del Giudice Rosario Livatino (uomo condannato in via definitiva per omicidio, associazione per delinquere di stampo mafioso e altro a 7 ergastoli). Le Fiamme Gialle hanno segnalato i fatti all’INPS per la revoca e il recupero del beneficio economico. Una prima stima registrerebbe un danno per le casse pubbliche di 110.000 euro.

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