Brancaccio, ancora un raid vandalico nel centro fondato da Don Pino Puglisi

palermo;

Si deve purtroppo registrare un nuovo atto di vandalismo contro il Centro di Accoglienza Padre Nostro di Brancaccio, fondato da Don Pino Puglisi, il parroco ucciso dalla mafia per il suo impegno di legalità nel quartiere palermitano.

Il raid, il secondo dopo quello dello scorso ottobre, è avvenuto nei locali del Centro Antiviolenza annesso al “Padre Nostro”. Ignoti hanno sfondato con un masso il vetro della porta secondaria, che si affaccia su un piccolo cortile dove viene allestito il presepe.

 

Il commento del presidente Artale: “Brutto segnale che non ci intimorisce”

Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza, ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Intervenuta anche la polizia scientifica. Questo il suo commento: “Un brutto segnale che certamente non farà intimorire le centinaia di volontari, operatori e soci che animano da 28 anni il Centro di Accoglienza Padre Nostro; un gesto che sa di sfida e che vuole dimostrare che quando vogliono, agiscono in maniera indisturbata, complici la solita indifferenza o omertà di chi sente, vede e non parla”.

“Sempre pronti ad operare per il quartiere”

Il vicepresidente della struttura Domenico De Lisi, in un video, ha detto: “Un brutto gesto fatto a inizio anno con cui i responsabili probabilmente vogliono lanciare un messaggio: noi ci siamo ed entriamo quando vogliamo. Siamo sempre pronti ad accogliere e a operare per il quartiere come ha fatto padre Puglisi. Lo abbiamo fatto anche durante le feste, ascoltando donne venute da noi per liberarsi dalla violenza familiare. E continueremo a impegnarci in questa attività nonostante gli attacchi che subiamo“. Un episodio, come detto, che non è purtroppo isolato. Lo stesso De Lisi, infatti, sottolinea che: “Anche la piazzetta che adesso porta il suo nome, che è diventata un luogo simbolo di rinascita viene continuamente danneggiata“.

 

Le reazioni della politica

Sulla vicenda è intervenuto anche Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana: “Mafiosi e delinquenti comuni sanno che il Centro antiviolenza di Palermo, fondato dal Beato Pino Puglisi, è punto di riferimento e simbolo di legalità in un quartiere con mille problemi come quello di Brancaccio. Ma dovrebbero sapere, avverte il governatore isolano, anche che gli operatori e i volontari del Centro, assieme a tutti i cittadini che usufruiscono dei suoi servizi, non si fanno intimidire da atti vandalici. È la conferma di quanto questo presidio di generosa assistenza alla comunità dia fastidio a chi vorrebbe continuare a vivere nella illegalità. Al presidente Maurizio Artale, a tutti i soci del Centro di accoglienza Padre Nostro, la solidarietà mia e del governo regionale, con l’auspicio che gli autori dell’ennesimo raid vandalico siano individuati al più presto”.

Solidarietà arriva anche da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo: “Un gesto intollerabile che tutta l’Amministrazione comunale condanna duramente. Sono sicuro che i cittadini, i tanti volontari, gli operatori della struttura e il presidente Maurizio Artale, a cui esprimo la mia solidarietà e vicinanza, non si faranno intimidire da simili azioni vandaliche che non arrestano certamente lo straordinario cammino di legalità intrapreso dal quartiere di Brancaccio. Auspico che gli autori del raid che offende gravemente la memoria e l’impegno del Beato Pino Puglisi vengano presto individuati dalle forze dell’ordine e consegnati alla giustizia”.

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