Caltagirone (CT), domani protesta del Nursind: “Sanità catanese al collasso”

ospedale, modica, bombola

La sanità catanese è al collasso. Lo sostiene il Nursind, Sindacato delle Professioni Infermieristiche. Domani mattina l’organizzazione sindacale farà un sit-in davanti all’ospedale Gravina di Caltagirone contro le criticità nell’Asp di Catania. Nursind punta a scuotere l’opinione pubblica e la manifestazione si protrarrà fino a quando non sarà presente il presidente della Regione in qualità di assessore alla Salute e del direttore generale. Si protesterà nel nosocomio calatino poiché, spiega il sindacato, è il più grande dei presidi dell’Asp e rappresenta pure un caso emblematico di centralizzazione delle risorse a scapito del territorio “che – si legge in una nota – soffre l’assenza di una politica attenta per un ospedale che possiede un notevole bacino d’utenza“.
Il segretario territoriale, Salvatore Vaccaro, e il segretario aziendale Nursind, Francesco Di Masi, denunciano mancate assunzioni per oltre 100 milioni di euro. Interi reparti sarebbero al collasso e mancherebbero oltre 400 infermieri, 477 medici, 200 Oss, 150 ausiliari e più di 150 coordinatori infermieristici.

Il Nursind lo scorso agosto aveva dichiarato lo stato di agitazione del personale di comparto senza avere alcun riscontro. Il sindacato sottolinea anche la mancata attivazione delle procedure concorsuali interne Asp Catania per l’individuazione dei coordinatori, una disapplicazione normativa del contratto il quale prevede che bisogna riconoscere 15 minuti per il passaggio di consegne, e l’azzeramento di 20 posti di infermiere.

“La logica dei tagli lineari – spiega il Nursind – se da una parte ha effettivamente ridotto la spesa pubblica, dall’altra non ha favorito il diffondersi della cultura dell’ottimale organizzazione delle risorse, secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, che ha generato disservizi organizzativi e carenze igieniche”. 

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