Catania, ancora attività stromboliana sull’Etna

Attività sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha diffuso diversi aggiornamenti. Quello di questa sera (24 febbraio 2021) è il sesto fenomeno parossistico registrato nel corso degli ultimi giorni. Il primo è stato individuato il 16 febbraio.

Ore 16:08:19 (UTC) – “È in corso una debole attività stromboliana al Cratere di SE con debole emissione di cenere. L’ampiezza media del tremore vulcanico è in graduale incremento pur mantenendosi allo stato attuale nel livello medio. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del Cratere di Sud-Est, intorno ai 2700 m sopra il livello del mare. I segnali infrasonici al momento non mostrano significative variazioni”.

Ore 17:19:03 (UTC) –Alle ore 18 ore locali si registra un incremento in intensità e frequenza dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, tale attività interessa due bocche poste nella parte più orientale del Cratere di Sud-Est. Persiste una debole emissione di cenere. Prosegue la fase di incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico, che mostra valori medio-alti. Le sorgenti risultano localizzate al di sotto del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2500 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica è in aumento e le sorgenti degli eventi sono localizzate in corrispondenza del Cratere di Sud-Est“.

Ore 19:37 (UTC) – “Dalle ore 19 locali si registra un incremento dell’attività stromboliana al CSE. In particolare le due bocche dove era concentrata l’attività stromboliana adesso producono una fontana di lava, l’altezza raggiunta da tale attività è di 400 m circa. Persiste l’attività di emissione di cenere in atmosfera al di sopra del CSE. L’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza all’incremento. La localizzazione della sorgente permane nell’area del cratere di SE ad una profondità di circa 2700 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica
risulta parecchio sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE“.

Ore 19:44 (UTC) – “Dalle telecamere di sorveglianza a partire dalle ore 20:30 si osserva un trabocco lavico dal CSE
in direzione Valle del Bove. Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati“.

Ore 21:18:25 (UTC) – “Alle ore 22.00 locali la fontana di lava ha raggiunto l’altezza di circa 500 m dall’orlo craterico, la colonna eruttiva si espande in verticale per diversi chilometri. Nel settore Sud-Ovest del CSE è in corso un trabocco lavico ben alimentato. La colata che si riversa in Valle del Bove è ancora alimentata.
L’ampiezza media del tremore vulcanico, mostra valori elevati con tendenza ad un ulteriore incremento. La localizzazione della sorgente permane nell’area del CSE ad una profondità di circa 2800 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica è elevata sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE“.

Ore 22:33:26 (UTC) – “L’attività di fontana di lava al CSE è cessata, rimangono attive le colate laviche nel settore di Sud Ovest e nell’area orientale. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo una fase di incremento fino a valori molto elevati, alle ore 21:20 UTC ha mostrato un repentino decremento raggiungendo il livello medio, dove tuttora permane. La sorgente del tremore è localizzata nell’area del CSE ad una profondità di circa 2900 m sopra il livello del mare. Contestualmente, anche l’attività infrasonica ha subito una brusca diminuzione sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi, che risultano localizzati al CSE“.

Fonte foto: INGV

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