Catania, attività sull’Etna: spettacolo e lava

Spettacolo e fuoco sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato diversi aggiornamenti.

Ore 20:31 (18:31 UTC) – “Si osserva un aumento dell’attività esplosiva a carico del Cratere di Sud-Est. L’attività stromboliana in corso è accompagnata da abbondante emissione di cenere. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione E a partire dalle ore 17:30 UTC si osserva un aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico che attualmente è su valori medi. Le sorgenti del tremore sono localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una profondità di circa 2.8 km s.l.m.. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è basso. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale deformazioni significative”.

Ore 22:09 (20:09 UTC) – “Attraverso le telecamere di sorveglianza si osserva un aumento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione ENE. Alle ore 20:00 UTC il tremore vulcanico in rapido aumento ha raggiunto valori alti. Le sorgenti del tremore sono localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una profondità
di circa 2.8 km s.l.m.. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è medio. Non si osservano variazioni alle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo”.

Ore 22:39 (20:39 UTC) – “L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, descritta nel precedente comunicato, è passata a fontana di lava. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione ENE. Il tremore vulcanico è in ulteriore aumento su valori molto alti. Le sorgenti del tremore sono localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una profondità di circa 2.8 km s.l.m.. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è molto alto. La rete clinometrica mostra modeste variazioni intorno a 0.1 microradianti. La rete GNSS non mostra variazioni”.

Ore 23:02 (21:02 UTC) – “Si è formata una colata lavica lungo il fianco del Cratere di Sud-Est, in direzione SO”.

Ore 00:08 (22:08 UTC) – “Si è formato un trabocco lavico lungo il fianco del Cratere di Sud-Est, in direzione E”.

Ore 00:38 (22:38 UTC) – “La fontana di lava è finita. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione E. L’ampiezza del tremore vulcanico è in rapida discesa. Le sorgenti del tremore risultano localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una quota di 2500 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica è su livelli bassi, sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. L’analisi dei dati clinometrici per l’evento parossistico ha mostrato variazioni in diverse stazioni con valori massimi cumulati pari a circa 0.5 microradianti. I dati della rete GNSS non hanno mostrato variazioni significative”.

Ore 04:41 (02:41 UTC) – “A partire dalle ore 01:51 UTC circa attraverso le telecamere di sorveglianza si è osservata la ripresa dell’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est con emissione di cenere. Il fenomeno è durato con continuità fino alle ore 02:03 UTC circa. Allo stato attuale si osservano discontinue esplosioni intracrateriche con debole emissioni di cenere che si disperde rapidamente. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione E. Tra le 01:30 e le 02:15 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico ha fatto registrare un repentino aumento ed una successiva diminuzione in accordo con le osservazioni vulcanologiche. L’attività infrasonica si è mantenuta su livelli bassi, sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi”.

Ore 12:25 (10:25 UTC)“Dalle telecamere di sorveglianza si osserva che la colata in direzione SO e quella in direzione E non sono più alimentate e sono in raffreddamento. Nelle ultime ore non è stata osservata attività esplosiva rilevante. L’ampiezza del tremore vulcanico è stabilmente su valori bassi. Anche l’attività infrasonica è su livelli bassi, sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. I segnali clinometrici mostrano l’usuale andamento post attività eruttiva. I segnali della rete GNSS non mostrano variazioni significative”.

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