Catania, notte incandescente sull’Etna: nuova attività stromboliana

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L’Etna si fa sentire ancora. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha reso noti diversi aggiornamenti dell’attività vulcanica.

Ore 00:42 (UTC) – “Dalle 00:20 UTC si osserva la ripresa di una debole attività stromboliana al CSE. Si osserva un lieve incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. L’attività infrasonica mostra anch’essa un incremento nel numero degli eventi. Le localizzazioni del tremore indicano uno spostamento della sorgente verso il CSE”.

Ore 01:16 (UTC) – “Dalle ore 01:00 UTC si registra un incremento dell’attività stromboliana al CSE, accompagnata da emissione di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera in direzione NE. Contemporaneamente, anche il cratere della Voragine mostra una vivace attività stromboliana con episodiche esplosioni che superano il livello dell’orlo craterico. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un ulteriore incremento, portandosi su valori alti; le sorgenti del tremore sono localizzate al CSE. Contestualmente, anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento, anch’essi localizzati al CSE”.

Ore 02:25 (UTC) – “L’attività stromboliana al CSE è gradualmente aumentata e alle 02:20 UTC circa è passata a fontana di lava. Contestualmente, si osserva un ulteriore graduale aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente è localizzata in corrispondenza del CSE a quasi 3000 m. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza dei segnali. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE. I dati della rete clinometrica e GNSS non mostrano variazioni significative legate all’attività in corso”.

Ore 03:22 (UTC) – “Dalle telecamere di sorveglianza, a partire dalle ore 03:05 UTC, si osserva un trabocco lavico dal CSE in direzione Valle del Bove”.

Ore 04:27 (UTC) – “A partire dalle 02:50 UTC si osserva una flessione dell’ampiezza del tremore che si attesta ad un livello medio; dalle 03:15 si registra anche una riduzione dell’attività infrasonica, sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza dei segnali. Le localizzazioni delle sorgenti dei segnali infrasonici permangono al CSE. Alle 04:15, anche l’attività stromboliana al CSE risulta notevolmente ridotta mentre rimane attivo il trabocco lavico verso la Valle del Bove”.

Ore 06:41:05 (UTC) – “Dalle 06:00 UTC circa, il tremore ha iniziato a risalire, ritornando ad un livello alto, mentre l’attività infrasonica rimane bassa. La piccola colata continua ad essere alimentata, da una bocca apertasi alla base orientale del CSE che mostra una attività di spattering. Continua anche l’attività agli altri crateri sommitali”.

Ore 07:37 (UTC) – “L’attività stromboliana al CSE è gradualmente aumentata dalle 07:25 UTC. Contemporaneamente si registra un’attività di spattering alla bocca posta alla base del CSE, che continua ad alimentare una colata che si riversa nella valle del Bove. Persiste un’attività esplosiva alla Voragine con una lieve emissione di cenere e un degassamento sostenuto al CNE. Contestualmente, si osserva un ulteriore graduale aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente è localizzata in corrispondenza del CSE a quasi 3000 m. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza dei segnali. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE”.

Ore 07:57 (UTC) – “Alle ore 7:50 UTC l’attività stromboliana è passata a fontana di lava. L’altezza della fontana di lava è intorno a 300 m”.

Ore 08:42 (UTC) – “Continua l’attività di fontana di lava che ha raggiunto l’altezza di circa 500 m dall’orlo craterico, la colonna eruttiva ha raggiunto l’altezza di 12 km. L’attività effusiva rimane in Valle del Bove con la colata ben alimentata. Il tremore vulcanico rimane molto elevato, con sorgenti sotto il CSE. Numero e ampiezza degli eventi infrasonici rimangono elevati e localizzati al CSE. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra contenute variazioni (0.1 – 1 microradianti) in concomitanza con l’attività in corso”.

Ore 09:43 (UTC) – “L’attività di fontana di lava al CSE è cessata alle 09:20 UTC. Rimane una debole attività di emissione di cenere. La colata lavica continua ad essere alimentata e il fronte avanza nella parte alta della valle del Bove. A partire dalle 09:20 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico è in rapido decremento. Analogamente gli eventi infrasonici sono in forte decremento in ampiezza e in frequenza”.

Ore 15:01 (UTC) – “Continua ad essere alimentata la colata lavica che fuoriesce dalla bocca apertasi alla base del CSE. Il fronte lavico più avanzato ha raggiunto la quota di circa 1800 m s.l.m. nelle vicinanze di M.te Centenari. L’ampiezza del tremore vulcanico oscilla tra valori medi e bassi. Le localizzazioni della sorgente del tremore si mantengono in prossimità del CSE a circa 2500 m s.l.m. Gli eventi infrasonici sono poco numerosi e di debole energia localizzati in prossimità di BN e VOR”.

Ore 22:14 (UTC) – “La bocca effusiva alla base del CSE e il campo lavico in Valle del Bove non sono più attivi”.

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