Catania, nuovo trabocco lavico sull’Etna: show notturno

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Nuovo trabocco lavico nel Cratere di Sud-Est dell’Etna. Lo ha comunicato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, spiegando che il fenomeno ha avuto inizio poco prima delle ore 22:30 di ieri. Il flusso lavico si dirige nel versante orientale del cono, in direzione della Valle del Bove. L’ampiezza del tremore è in aumento e risulta alta.

AGGIORNAMENTI

  • Ore 00.13: in corso un’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est. Il flusso lavico segnalato nel comunicato precedente ha al momento percorso circa 1 km, con un fronte a quota 2700m circa. Una colonna eruttiva si sta dirigendo verso sud-est. Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati
  • Ore 00.25: si segnala un secondo flusso che si sta riversando sul fianco nord del Cratere di Sud-Est, dirigendosi verso la Valle del Leone. L’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori alti con tendenza all’incremento. La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di SE, nell’intervallo di profondità 2800-2900m. L’attività infrasonica risulta essere elevata, sia per le frequenza di accadimento dei transienti infrasonici che per la loro ampiezza. Le sorgenti infrasoniche sono localizzate al Cratere di SE.
  • Ore 01.50: l’attività di fontana di lava si è esaurita alle 00:55 UTC circa. I flussi lavici sono ancora in lento avanzamento ma non sono più alimentati. La colata lavica principale si sta espandendo sul fondo della Valle del Bove ad una quota poco sotto 2000 m, avendo percorso 3.5-4 km. Un flusso più piccoli diretto verso la Valle del Leone è lungo circa 1 km con un fronte a quota 2900 m circa. Un ulteriore trabocco è avvenuto sul fianco meridionale del Cratere di Sud-Est dell’Etna, alimentando una piccola colata verso sud-ovest. La nube eruttiva è stata spinta dal vento verso sud-est, causando ricadute di cenere e lapilli sugli abitati in quel settore del vulcano. Dopo aver raggiunto il valore massimo intorno alle 00:10, l’ampiezza media del tremore vulcanico è diminuita velocemente ed adesso presenta valori medi, ben al di sotto di quelli che si registravano prima della fontana di lava. La sorgente del tremore risulta localizzata in coincidenza del Cratere di SE, alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica è diminuita notevolmente, con valori bassi sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza media dei transienti infrasonici. I dati di deformazione della rete GPS non hanno registrato variazioni significative, mentre i segnali della rete clinometrica hanno mostrato contenute variazioni in concomitanza con l’attività eruttiva.

Dunque si è documentato un nuovo parossismo al Cratere di Sud-Est dell’Etna nelle prime ore di oggi; lo testimonia anche un video diffuso dall’INGV di Boris Behncke. Registrate “alte fontane di lava (possibilmente raggiungendo altezze fra 600 e 700 m), colate di lava, dirette maggiormente verso la Valle del Bove ma anche verso sud-ovest, e una densa colonna eruttiva carica di cenere e lapilli. Questo materiale è stato spinto dal vento verso sud-est, causando ricadute di cenere e lapilli sugli abitati in quel settore (Zafferana, Fleri, Acireale)“. Il parossismo è durato solo dalle ore 01:00​ circa alle 01:45​ odierne.

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